Totò Cuffaro, da Cateno De Luca solo farneticazioni

“No, grazie. A queste condizioni andiamo avanti da soli.” Il leader di Sicilia Vera Cateno De Luca risponde senza mezzi termini alle posizioni delle ultime ore espresse dal Movimento degli autonomisti che fa capo a Raffaele Lombardo e alla Democrazia Cristiana Nuova di Totò Cuffaro.

“Negli ultimi giorni, spiega Cateno De Luca, sia il movimento di Lombardo che quello di Cuffaro sono usciti con note contrastanti. Nel giro di poche ore entrambi hanno prima spontaneamente dichiarato l’appoggio alla candidatura di Basile per poi affrettarsi ad una repentina marcia indietro. Vi spiego cosa è successo. Sono venuti a battere cassa. Ancora una volta hanno messo sul tavolo accordi, poltrone, ma con me certi metodi non funzionano. Ho rifiutato il sostegno di Cuffaro perché ho detto chiaramente ai suoi amici che sono venuti a trovarmi che non faccio accordi con chi rappresenta a Messina la famiglia Genovese. Stesso discorso per Lombardo. Ero convito che certe vicende fossero servite per maturare ma non siete cambiati. Con me certi accordi non si fanno. Io sono contro questi sistemi senza se e senza ma.”

La replica

“Mi ero determinato nel non rispondere alle farneticazioni di Cateno De  Luca, come è giusto, l’ho sempre rispettato. Ma come dicevano i latini ‘Est modus in rebus’ (c’è un limite a tutto)”. Lo dichiara il  commissario regionale della DC Nuova, Totò Cuffaro.

“De Luca se la canta e se la suona. La Democrazia Cristiana, nel rispetto del candidato Basile, non ha mai immaginato di stare con lui. 
De Luca – continua Cuffaro – ha fatto un’apertura alla DC, tra l’altro  piena di diktat, e la DC l’ha educatamente rifiutata. E qui finisce la  mia risposta politica”.

“Per quella personale – prosegue -, non so di quali affari parla De Luca e non c’è traccia di sue prese di posizione in tal senso in Assemblea Regionale e della sua attività parlamentare rimane soltanto il suo  spogliarello avvolto nella bandiera”.

“Mi rimprovera che invece di fare il francescano in Burundi sono tornato  a fare politica. Questo è merito suo, nel senso che ho avuto il terrore  di lasciare la politica a gente come lui e allora mi sono convinto a  tornar . Non si preoccupi, tornerò in Burundi e spero di portarlo lì, so di fare un torto ai Burundesi ma farò una cosa buona per i siciliani”.