Borgetto. Rigettato decreto ingiuntivo presentato da architetto contro il Comune

Il giudice della I sezione del tribunale di Palermo, Marilena Laudani, ha rigettato la richiesta di provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo presentato contro il comune di Borgetto nel marzo 2010 da un architetto palermitano. Al professionista nel settembre del 2003, quindi quando era in carica…

Il giudice della I sezione del tribunale di Palermo, Marilena Laudani, ha rigettato la richiesta di provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo presentato contro il comune di Borgetto nel marzo 2010 da un architetto palermitano. Al professionista nel settembre del 2003, quindi quando era in carica l’amministrazione del sindaco Antonio Bonomo, era stato affidato un incarico per la relazione del piano d’assesto idrogeologico di Borgetto per un compenso di 4 mila e 700 euro, somma che l’ente ha pagato all’architetto. Ma il professionista, probabilmente falsificando le carte, ha notificato al Comune nel 2010 un decreto ingiuntivo per un presunto credito di oltre 470 mila euro. Perciò l’attuale sindaco Giuseppe Davì si è rivolto ad un legale per vederci chiaro. Le carte sono passate in mano all’avvocato partinicese Antonio Geraci, del foro di Palermo, che ha analizzato sia la documentazione fornita dal Comune, con i dati dell’epoca, sia quella depositata in Tribunale dall’architetto. L’avvocato Geraci si è accorto subito che c’erano delle difformità tra il materiale acquisito al Comune -dal quale si evince tra l’altro che l’architetto era stato pagato per le competenze tecniche fornite- e quello presentato dal professionista, che dunque avrebbe falsificato le carte aggiungendo diversi zeri ai 4 mila e 700 euro che gli spettavano per l’incarico affidato, trasformando la somma, che comunque gli era stata liquidata, in 474 mila euro. Il giudice Marilena Laudani attestata la presunta manipolazione delle carte da parte dell’architetto palermitano, ha dunque deciso di rigettare la richiesta di provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo presentato dal professionista contro il comune di Borgetto e ha rinviato le decisioni definitive al 2013.
(Teleoccidente)