Aumentano i ricoveri e la pressione nelle aeree di emergenza degli ospedali palermitani dove tornano le code delle ambulanze. Solo ieri i nuovi contagi sono stati oltre settemila in tutta la Sicilia di cui 1.220 nel palermitano. Salgono anche i ricoveri e gli ospedali vanno in sofferenza.
Ieri i sanitari del 118 sono stati impegnati nel trasporto di decine di pazienti positivi al Covid che necessitano del ricovero. Tanto che molte ambulanze sono state dirottate verso l’ospedale di Partinico.
Parecchie le ambulanze in attesa di sbarellare e tornare in servizio dopo la sanificazione che si rende necessaria per i protocolli anti covid, sulla rampa d’accesso al pronto soccorso dell’ospedale Vincenzo Cervello di Palermo. Gli autisti e i sanitari del 118 hanno inscenando una protesta, attivando le sirene delle ambulanze per sottolineare il grave disagio.
All’Ospedale Cervello di Palermo si sta cercando di convertire almeno un reparto per sopperire alla richiesta, quello di Ostetricia, mentre in un altro ospedale del capoluogo siciliano, il Civico, si sta convertendo un altro reparto.
Tiziana Maniscalchi, neo direttrice dell’area di emergenza dell’ospedale Cervello di Palermo ha parlato di “Polmoniti gravissime con poche speranze di sopravvivere in pazienti non vaccinati anche senza altre patologie. E’ veramente un peccato suicidarsi così. È un peccato sfibrare il nostro sistema sanitario per logiche irrazionali”, scrive su Fb annunciando che sono già quasi 200 i ricoverati all’ospedale Cervello.
“Siamo nella stessa situazione delle precedenti ondate – dichiarano Domenico Amato Segretario Regionale Confintesa Sanità Sicilia e Mario Manzo Coordinatore Confintesa 118 Sicilia – per tutta la giornata si sono formate lunghe file davanti agli ospedali. Urge la creazione di nuovi posti per i ricoverati. Al Cervello ormai l’ospedale è saturo e al Civico è stato riconvertito un reparto che ancora deve entrare in funzione“.
“A prescindere dalla valutazione clinica del Covid-19 in questi ultimi giorni, quello che è inammissibile è che a due anni dall’inizio di questa pandemia si debba ancora assistere a scene simili, dove a pagare sono il personale sanitario del 118 siciliano ed i pazienti da essi soccorsi; non per ultimo la notizie che nelle farmacie di Palermo v’è scarsa reperibilità di tamponi rapidi, questo assessorato non può non rispondere ai cittadini siciliani ed ai palermitani nello specifico, di questa inspiegabile impreparazione, e poco vale, se non a conferma di quanto da noi asserito, la riconversione di due reparti del Cervello a reparti Covid“, cosi concludono Amato e Manzo.
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