Bonus Ristrutturazione 2024: sta per cambiare tutto | Ancora poche settimane per usufruire al massimo della detrazione
Il bonus ristrutturazione cambia, il governo ha deciso per una stretta sui contributi a privati e aziende
Nel 2025 il bonus ristrutturazione potrebbe subire cambiamenti significativi, sia in termini di aliquote che di tetti di spesa. Fino al 2024, la detrazione fiscale per il recupero del patrimonio edilizio esistente rimarrà invariata, offrendo un’aliquota del 50% con un limite massimo di spesa di 96mila euro.
Tuttavia, a partire dal 2025, il bonus subirà una progressiva riduzione, come stabilito dal Decreto Superbonus, che riflette la volontà del Governo di ridurre l’impatto di questi incentivi sui conti pubblici e favorire un approccio più orientato all’efficienza energetica.
I cambiamenti riguarderanno principalmente gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, oltre alla ristrutturazione edilizia sia su singole unità immobiliari residenziali che su parti comuni degli edifici.
Una novità importante è che queste riduzioni non toccheranno la detrazione del 25% sul prezzo di acquisto degli immobili restaurati e rivenduti entro 18 mesi, che dal 2025 scenderà al 36%.
Come cambierà il bonus ristrutturazioni nel 2025
Dal 1° gennaio 2025, se non interverranno modifiche con la Legge di Bilancio, il bonus ristrutturazioni passerà da un’aliquota del 50% a una del 36%, con un tetto di spesa ridotto a 48mila euro per unità immobiliare.
Questa riduzione rappresenta solo il primo passo di un decalage che proseguirà negli anni successivi: dal 2028 l’aliquota scenderà ulteriormente al 30%, e tali condizioni resteranno in vigore fino al 2033. Saranno inclusi anche interventi su immobili danneggiati da calamità naturali, lavori per l’eliminazione delle barriere architettoniche, interventi anti-infortuni e quelli per la bonifica dell’amianto.
Verso la fine dei bonus edilizi tradizionali?
Parallelamente a questa rimodulazione del bonus ristrutturazioni, si fa sempre più concreta l’idea che il Governo potrebbe adottare una revisione più ampia dei bonus edilizi, privilegiando gli interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici. Il Piano strutturale di bilancio (PSB) del Governo, infatti, prevede una riduzione progressiva delle detrazioni fiscali a favore di meccanismi di mercato più efficienti, come i certificati bianchi e gli attestati di efficienza energetica.
Questo approccio riflette la volontà di allinearsi agli obiettivi europei per la riduzione delle emissioni di CO2 e il miglioramento della sostenibilità nel settore edilizio, promuovendo interventi più incisivi sulle prestazioni energetiche degli immobili. Non è escluso che il Governo decida di accompagnare la transizione con agevolazioni per le famiglie in condizioni di povertà energetica, utilizzando risorse provenienti dal Fondo sociale per il clima.