Bonifico, se scrivi questa parola nella causale il fisco viene a bussare a casa tua: la legge parla molto chiaro
Attento alla causale del bonifico, se scrivi questa parola il fisco ti verrà a cercare
Il bonifico è uno strumento di pagamento molto usato, oggi come oggi. Essendo un mezzo del tutto tracciabile, infatti, è preferibile adoperarlo per tutte quelle spese che si desidera portare in detrazione: ne sono un esempio gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici che rientrano nel bonus ristrutturazione, oppure le spese sanitarie come quelle relative alle visite mediche e specialistiche.
Se fino a qualche anno fa per fare un bonifico era necessario recarsi fisicamente in banca, ora lo si può formulare comodamente dal proprio smartphone mediante l’applicazione di home banking. Qui si devono inserire il nome e il cognome del beneficiario, il suo IBAN, l’importo da girargli e la causale del movimento, cioè il motivo per cui si fa quel pagamento. A tal proposito, ecco la parola da non usare mai come causale: se la scrivi, rischi tutto.
Attento alla causale del bonifico: rischi tutto
La causale, sebbene apparentemente sembri banale e molte persone la tralascino nel caso in cui non sia strettamente necessaria, è fondamentale per fare in modo che la transazione sia del tutto trasparente e il bonifico passi indenne ai controlli delle autorità. Nel caso in cui si usino parole non corrette, infatti, si rischia addirittura il blocco del conto corrente, situazione estremamente spiacevole e che può creare non pochi danni, soprattutto se ci sono dei pagamenti da sostenere nel giro di poco tempo.
Innanzitutto, è bene essere molto chiari quando si scrive la causale. Se si paga un bene o un servizio a un’azienda o a un professionista, è bene riportare il numero d’ordine o il nome di ciò di cui si ha usufruito e i propri dati personali, così che per chi riceve il bonifico sia facile capire da chi arriva. Ci sono poi delle parole del tutto vietate, perché pericolose: ecco quali sono.
Parole da non usare mai
Sono diverse le parole che gli esperti consigliano di non usare mai nelle causali del bonifico, anche se a fin di bene. Queste sono tangente, soldi non dichiarati, pagamento per droga, denaro per lavoro in nero, scommesse, contanti, prestito o donazione: al di là di quelle più palesi, quelle meno scontate come “donazione” possono infatti far sorgere dubbi al Fisco, che potrebbe ritenere necessarie delle investigazioni aggiuntive.