Bonifico, da adesso se non compili questo foglio quando ne fai uno arriva la Finanza a casa tua: non si scherza più
Allarme bonifici online, se ti dimentichi questo foglio rischi tutto: non si scherza
Uno dei principali vantaggi della tecnologia moderna è quello che consente di effettuare operazioni bancarie, acquisti, resi e molto altro ancora semplicemente tenendo in mano il proprio smartphone. Fino a qualche anno fa, infatti, era necessario recarsi in banca, oppure nel negozio di riferimento per tutte queste attività: oggi, invece, è sufficiente avere un cellulare connesso ad internet.
Se da un lato questo costituisce un gran risparmio di tempo per gli utenti e i clienti, dall’altro comporta la riduzione di lavoro per i professionisti che operano in questo settore. Inoltre, non avere a che fare con un operatore fisico può portare a sviste ed errori che, se ignorati, possono avere anche gravi conseguenze: ecco, per esempio, cosa non ci si deve dimenticare di fare quando si compila un bonifico.
Bonifico, non dimenticarti questo dettaglio o saranno guai
Sono molti i motivi per i quali si può aver bisogno di formulare un bonifico. Ne è un esempio il pagamento di un professionista sanitario come il logopedista, lo psicoterapeuta o il fisioterapista, oppure il versamento della somma pattuita con il muratore, l’elettricista o l’idraulico per una prestazione svolta presso il proprio domicilio. Nel 2025, però, entreranno in vigore delle nuove regole in relazione alla gestione del conto corrente e quindi anche all’emissione del bonifico. Per quanto riguarda il pagamento in contanti, sempre più ostacolato perché si desidera che ogni prelievo e versamento sia tracciabile, nel 2025 questo si attesterà a 5mila euro: il limite, quindi, resta invariato rispetto all’anno scorso.
In relazione al bonifico, invece, da un lato la bella notizia è quella che anche nel 2025 non ci saranno limiti in relazione all’importo: essendo un metodo di pagamento tracciabile, infatti, non ci sarebbe ragione di limitarlo. Dall’altro lato, però, c’è un dettaglio da conoscere: di cosa si tratta.
Allarme bonifico: non sottovalutarlo
Gli istituti di credito, cioè le banche che effettuano le operazioni pratiche relative ai bonifici emessi dai propri clienti, spesso impongono un limite massimo in relazione a questi pagamenti, sia in entrata che in uscita. Nello specifico, questi si applicano nel momento in cui il bonifico viene emesso o indirizzato verso un conto aperto in uno dei paesi che non adottano gli schemi di pagamento SEPA.
In questi casi, se il bonifico viene emesso da un conto italiano ad uno estero non in area SEPA e l’importo supera i 12.500,00 euro, è necessario allegare la Comunicazione valutaria statistica contestualmente alla transazione. Nel verso opposto, quindi da un conto estero non SEPA a un conto italiano, il limite si alza a 15mila euro. Oltre tale cifra, però, è necessario il documento di cui sopra.