Reduce dall’ottima prova interna contro la Sampdoria, il Palermo si presenta a Bologna col duplice obiettivo di confermare la striscia positiva di risultati e di infrangere il tabù della trasferta.
Gasperini si affida alla formazione vittoriosa nell’ultima partita giocata al Barbera puntando ancora una volta sul tridente Ilicic, Brienza, Dybala. Pioli, ex dal dente avvelenato, schiera invece Gilardino e Gabbiadini supportati dall’estro e dalla tecnica di Diamanti. Il Palermo parte bene imponendo per il primo quarto d’ora il proprio ritmo di gioco; passaggi di prima e scambi in verticale sono il leit motiv della manovra offensiva dei rosanero.
Il Bologna, inizialmente schiacciato nella propria metà campo, col passare dei minuti cresce rispondendo agli attacchi dei rosanero con la fisicità di Perez e Taider e con le aperture di Diamanti. Nonostante il buon inizio, pian piano la squadra di Gasperini si spegne. La difesa va spesso in affanno; un distratto Donati viene regolarmente sovrastato dalla velocità di Morleo e dalle incursioni di Gilardino. Ed è proprio il bomber biellese ad aprire le danze. Al ’22 minuto raccoglie un passaggio filtrante di Morleo, controlla di tacco e spara una botta che si insacca all’incrocio dei pali. I rossoblu, meritatamente in vantaggio, provano a gestire il risultato e si limitano a rispondere agli attacchi rosanero con grinta e determinazione. Il Palermo tuttavia non riesce mai ad essere pericoloso. La squadra, spaccata in due, si espone spesso e volentieri ai contropiede dei padroni di casa. Proprio da un contropiede arriva il secondo goal del Bologna. Al ’43 minuto Diamanti, effettuando un cross dalla destra per la testa di Gilardino, trova la mano di Donati. Valeri assegna così un calcio di rigore magistralmente trasformato da Gabbiadini. Il primo tempo si conclude dunque con i rossoblu in vantaggio di due reti e con il Palermo in palese difficoltà.
La ripresa conferma immediatamente che per il Palermo quella di oggi è una domenica da incubo. Donati lascia Ujikani da solo a fronteggiare l’attacco dello spietato Gilardino. Il portiere dei rosa non ha altra alternativa che atterrarlo. Per l’arbitro è rosso e rigore. Sul dischetto si presenta Diamanti che con una fortissima bordata batte il subentrato Benussi. Al Palermo, sotto di tre goal e in dieci, non resta che limitare i danni. La pessima prestazione alimenta il clima di tensione tra i giocatori di Gasperini. Al ’71, per doppia ammonizione, viene espulso anche Barreto (il migliore tra i rosa fino a quel momento). Dieci minuti dopo tocca al Bologna restare con un uomo in meno, è la volta del già ammonito Taider. La pessima domenica del Palermo non finisce qui. Gilardino dimenticato in area di rigore è pericoloso in almeno altre due occasioni. Al ’80 viene espulso anche il giovane Labrin per un intervento killer su Guarente. Gli ultimi minuti della partita trascorrono in un’atmosfera surreale. Il Palermo, in otto, evita piuttosto casualmente l’onta del quarto goal.
La trasferta di Bologna racconta dunque tutte le difficoltà di una squadra incapace di imporsi se lontana dal Barbera. L’assenza di Miccoli, sempre più pesante, mette in evidenza tutti i limiti dell’attacco rosanero. Dybala e Brienza non riescono a ripetere l’ottima prestazione di domenica scorsa annientati verosimilmente da un carico di aspettative per loro troppo gravoso ( in modo particolare per il giovane argentino). Il destino della squadra di Gasperini, irrimediabilmente legato alle gesta dell’eroe di turno (ora Miccoli, ora Dybala), appare così sempre più incerto. Bologna diventa la metafora di un incubo, quello della serie B, che pare avvicinarsi sempre più velocemente. Il Bologna esce invece rivitalizzato dalla sfida interna, risalendo un po’ in classifica (i punti sono adesso 11, proprio come quelli del Palermo) e rispondendo con carattere alle pesanti critiche dei tifosi che ad inizio partita avevano invocato le dimissioni del presidente Guaraldi.
A Gasperini adesso non resta che preparare al meglio la squadra per il prossimo e decisivo incontro contro gli storici rivali del Catania. Zamparini permettendo.
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