11 confermato Mister Pellegrino conferma in blocco la squadra che domenica scorsa ha battuto la Roma: a centrocampo Rinaudo è supportato da Izco a destra e Barrientos a sinistra, in difesa Rolin e Gyomber sono i centrali, con Monzon e Peruzzi laterali, in avanti Bergessio con Leto e Castro a sostegno, tra i pali Frison; il modulo è il classico 4-3-3 rossazzurro. La partita è carica di tensione per l’altissima posta in palio, di fatto Catania e Bologna si giocano una stagione in una partita e anche una vittoria, nel caso degli etnei, potrebbe non bastare. I ragazzi di Pellegrino affrontano la gara con la giusta tensione, prevalgono mentalmente sui rossoblù di Ballardini, gli emiliani appaiono frenetici e poco lucidi, il Catania invece è pronto a difendersi e a ripartire in contropiede: al 7° Leto prova il sinistro, Curci para facile, al 18° Khrin mette un brivido a Frison con un colpo di testa su azione d’angolo appena alto sulla traversa. Al 22° Monzon con un sinistro su calcio di punizione buca la barriera avversaria e batte Curci, 0-1; il Bologna si riversa in avanti, ala 28° Bianchi di testa manca il bersaglio grosso. La partita del Catania cambia al 29° quando Peruzzi ferma con le cattive un avversario e l’arbitro lo ammonisce per la seconda volta, cartellino rosso e rossazzurri in 10. Ballardini inserisce subito una punta in più, Cristaldo al posto di Sorensen, al 43° l’argentino da pochi passi sfrutta un rimpallo e calcia da ottima posizione colpendo un clamoroso palo, poco dopo lo stesso attaccante di testa chiama Frison al tuffo per deviare in angolo.La vittoria più amara Nella ripresa il Bologna si presenta con Ibson per Khrin ma nonostante il cambio e la foga agonistica emiliana è ancora il Catania a rendersi pericoloso con una deviazione in area di Bergessio che finisce di poco oltre il palo. L’inferiorità numerica costringe gli uomini di Pellegrino a coprirsi nella propria metà campo e a cercare le sortite in contropiede, il Bologna esprime il massimo sforzo, al 57° Ibson dal limite dell’area esplode un collo pieno sinistro che impegna severamente Frison in angolo; pochi minuti dopo ancora l’estremo difensore rossazzurro si salva di piede sulla deviazione di Bianchi. Ballardini prova con un altro cambio, dentro Acquafresca per lo stesso Bianchi, il Catania risponde con Bellusci per Leto: Izco che si era abbassato nel ruolo di terzino risale a centrocampo; in precedenza Plasil aveva rilevato Barrientos. Al 73° una discesa a destra di Rinaudo, tra i migliori in campo oggi, produce un cross in area per l’accorrente Castro che in spaccata riesce solo a deviare sul fondo. Dopo una serie di corner a favore, il Bologna trova il pari con un collo pieno di Morleo che sfrutta una corta respinta della difesa rossazzurra. Il pareggio non serve a nessuna delle due squadre, solo la vittoria con risultati favorevoli dagli altri campi potrebbe lasciare accesa la speranza. Il Bologna attacca a pieno organico, il Catania incassa e riparte nonostante l’inferiorità numerica, all’83° Monzon serve in campo aperto Bergessio che si porta la palla sul sinistro e buca Curci, 1-2! La gioia per la prima vittoria fuori casa in questa stagione, ottenuta con qualità ed orgoglio, viene vanificata dalle contemporanee affermazioni del Sassuolo in casa e del Chievo a Cagliari, che di fatto condannano Catania e Bologna, oltre al Livorno, alla retrocessione in serie B.FormazioniBologna (3-5-1-1) Curci; Sorensen (36° Cristaldo), Natali, Antonsson; Garics, Friberg, Khrin (46° Ibson), Christodoulopoulos, Morleo; Kone; Bianchi (62° Acquafresca)Catania (4-3-3) Frison; Peruzzi, Rolin, Gyomber, Monzon; Izco, Rinaudo, Barrientos (56° Plasil); Leto (64° Bellusci), Bergessio, Castro (75° Biraghi)
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