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Boccone amaro

Capitan Biagianti dal primo minuto Montella riconferma il 3-5-2 con Biagianti a centrocampo, accanto a lui Lodi e Almiron, la linea difensiva vede l’innesto di Alvarez a destra al posto di Izco out per infortunio, Marchese va a sinistra, i tre centrali sono Legrottaglie Spolli e Bellusci, in avanti Bergessio e Gomez, tra i pali Andujar. Davide Ballardini sulla panchina opposta opta per Agazzi in porta, Pisano Canini Ariaudo e Agostini in difesa, Perico Conti e Ekdal a centrocampo, Cossu a supporto di Larrivey e Ibarbo.Partita bloccata Al fischio d’inizio si capisce subito come il Cagliari abbia optato per uno schieramento speculare a quello rossazzurro, di fatto Agostini sale a centrocampo e opposto a Perico forma una cerniera di centrocamopo a 5, in avanti rimangono solo Larrivey e Ibarbo. Con gli spazi intasati in mezzo al campo diventa difficile per il Catania sviluppare il proprio gioco, diventa periciloso e faticoso il palleggio e gli sbocchi per arrivare al limite dell’area avversaria diminuiscono; non poche volte Legrottaglie si è dovuto spingere in avanti palla al piede o provare lanci lunghi dalla difesa. Quando i rossazzurri riescono a passare lo sbarramento avversario diventano pericolosi, al 12° Gomez da sinistra punta due uomini all’altezza del vertice dell’area di rigore e poi prova il destro a giro, fuori di poco; al 24° Bergessio spalle alla porta palleggia e si gira sul destro, Agazzi fa buona guardia. Al 29° il Catania perde un pezzo, Biagianti non ce la fa e il suo posto lo prende Sciacca. L’occasione più importante è sui piedi di Lodi al 34°, il numeor 10 rossazzurro calcia di sinistro dal limite dell’area ma alza la traiettoria sopra la traversa. Il Cagliari, rimasto sornione per tutto il primo tempo, prova a colpire al 38° con Ibarbo, l’attaccante sardo si ritrova tutto solo davanti a Andujar ma l’estremo difensore argentino in uscita disperata dice no e devia smanacciando.Ancora una sconfitta La ripresa si apre con un cambio nella fila del Cagliari, Biondini prende il posto di Perico e i sardi si risistemano con un 4-3-1-2, Montella qualche minuto dopo risponde con Barrientos per Alvarez arretrando Marchese a sinistra e spostando Belluscio sull’out destro. La partita comunque cambia poco, il ritmo non aumenta e di occasioni da gol se ne vedono poche, al 57° un colpo di testa di Spolli su azione d’angolo chiama Agazzi ad una parata non difficile. Al 63°, poco dopo il cambio di Larrivey con Thiago Ribeiro, il Cagliari va in gol: il merito è tutto di Ibarbo che parte dalla bandierina del calcio d’angolo e in slalom salta buona parte della difesa rossazzurra Andujar compreso, palla in rete, 0-1. Al Catania serve la scossa ma Almiron si fa male, al suo posto entra Maxi Lopez, i rossazzurri adesso sono sbilanciatissimi, in campo ci sono contemporaneamente Bergessio Gomez Lopez e Barrientos. AL 75° Barrientos serve di esterno Lopez che di petto fa da sponda per Bergessio, tiro di prima intenzione e pallone di poco sul fondo. Il Catania attacca a pieno organico ma gli spazi sono sempre più intasati e in più rischia davvero tanto dietro, al 77° Thiago Ribeiro a tu per tu con Andujar da pochi passi si lascia repsingere la conclusione. Il finale è convulso e nervoso, molti falli tattici, finiscono sul taccuino dell’arbitro Barrientos Lodi e Bellusci per i rossazzurri e Biondini per il Cagliari. Al 87° sugli sviluppi di un angolo Marchese gira verso la porta di sinistro, la conclusione viene ribattuta praticamente sulla linea, tre minuti dopo Lopez si libera in area e esplode il destro di collo pieno, il difetto del tiro è che è troppo ‘pulito’ e Agazzi può respingere d’istinto alla meno peggio. L’arrembaggio finale del Catania non porta i frutti desiderati e il fischio dell’arbitro sancisce la seconda sconfitta interna consecutiva per i ragazzi di Montella. Non è stata una brutta prova quella di oggi, forse è mancato il guizzo negli ultimi 16 metri, il Cagliari è riuscito a imbrigliare la manovra rossazzurra e poi ha avuto la ‘fortuna’ di trovare un gran gol con Ibarbo. Probabilmente con un pò di buona sorte anche per noi oggi la partita sarebbe finita diversamente ma i risultati non si sa fanno con i se e con i ma. E’ andata male, ma non bisogna abbattersi, la squadra ha già dimostrato di saper reagire anche nei momenti meno buoni, per fortuna la classifica al momento non è un problema e pertanto si buttar giù senza eccessivi drammi anche un boccono amaro come quello di oggi.di Orazio Cutrona
(calciocatania.it)

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