Blocco Stretto di Messina, via libera al passaggio degli ultimi veicoli

Blocco Stretto di Messina. È terminata la situazione di tensione al porto di Villa San Giovanni, dopo il blocco degli imbarchi per la Sicilia disposto dal presidente della Regione Nello Musumeci. Erano centinaia le auto e i Tir rimaste per giorni in fila agli imbarcaderi perché non disponevano di un valido motivo per attraversare lo Stretto.

Blocco Stretto di Messina, autorizzato l’imbarco di tutti i passeggeri rimasti a Villa San Giovanni

Nella giornata di ieri un primo gruppo di circa 150 persone, con bambini e una donna in cinta, aveva ricevuto il permesso per imbarcarsi. Durante la notte invece è arrivato l’ok da parte del Governo nazionale per far passare il resto dei passeggeri. Le forze dell’ordine hanno identificato tutti i viaggiatori, e gli hanno imposto di sottoporsi alla quarantena dei propri luoghi di residenza.

Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, ha espresso il sollievo per la soluzione della questione. “E’ la fine di una storia paradossale, assurda, incredibile. Adesso, più che mai, serve l’organizzazione che fino adesso è mancata. E’ ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità perché non è finita qui. Questa situazione incresciosa, infatti, non si sarebbe creata se le Regioni avessero dialogato fra loro piuttosto che far venir meno quella sinergia istituzionale che è sempre fondamentale”.

Falcomatà: “La fine di una storia assurda”

“A conferma di quanto dico – prosegue Falcomatà – c’è una testimonianza concreta: l’aver sollecitato l’intervento, risultato decisivo, dei ministri Lamorgese, Boccia, De Micheli e del presidente dell’Anci Decaro, la cui sortita è servita a sbloccare una vicenda che ha davvero dell’inaudito. Oltre ad aver creato dei seri rischi per l’incolumità pubblica a Villa San Giovanni è venuta meno l’umanità che dovrebbe riempire la coscienza di ogni cittadino, ma ancor prima di qualsiasi amministratore pubblico. Abbiamo assistito a donne, bambini, anziani costretti a dormire all’addiaccio, spesso raccolti in 200 metri così da creare quegli assembramenti pericolosi che diventano fonte di contagio. Per due giorni, in questi luoghi, i cittadini hanno vissuto uno smarrimento ed un abbandono che, ai giorni nostri, è inconcepibile”.

“Lo stesso vale – sostiene ancora Falcomatà – per noi sindaci, l’ultimo anello di una catena complessa: siamo stati lasciati soli. Al Comune di Villa San Giovanni è stato riversato addosso un carico di difficoltà estremo, così come ai cittadini di Reggio Calabria è stata chiesta una dose di pazienza che, in casi come questi, va oltre ogni comprensibile sforzo e sacrificio. Per il bene delle comunità hanno prevalso il buon senso e l’applicazione corretta delle normative. E’ giusto che i cittadini siciliani bloccati sul continente paghino eventuali responsabilità secondo quanto prevede la norma, ma è altrettanto giusto che svolgano la quarantena nei loro luoghi di destinazione secondo quanto prevede la norma stessa”.