Blitz Dia-Bka contro clan mafioso Cappello

CATANIA, 18 FEB – Via libera ad un’operazione della
Direzione investigativa antimafia, coordinata dalla Procura
etnea, per disarticolare un gruppo mafioso che opera nella Piana
di Catania e nei quarti…

Un clan mafioso catanese capeggiato dalla moglie di un boss detenuto e ramificato nel Nord Italia e in Germania è stato colpito con 27 arresti nell’operazione “Prato verde” della Dia, condotta in collaborazione con il Bka tedesco (Bundeskriminalamt). L’ordinanza di custodia cautelare, eseguita nelle province di Catania, Siracusa, Milano, Torino e in Germania, contesta a vario titolo i reati di associazione mafiosa, estorsioni, traffico di stupefacenti, porto illegale di armi da fuoco, intestazione fittizia di beni e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. L’indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore della Dda di Catania, Pasquale Pacifico, ha riguardato il gruppo mafioso operante nella piana di Catania e nei quartieri periferici del Pigno e di Librino e riconducibile al boss Orazio Privitera, esponente di spicco del clan Cappello.

L’operazione, battezzata “Prato verde” ha ricostruito l’assetto attuale dell’organizzazione criminale, di cui secondio gli inquirenti era a capo Agata Balsamo, moglie di Orazio Privitera che dopo l’arresto del marito aveva assunto la reggenza del clan esercitata impartendo ordini, mantenendo i collegamenti fra il marito ed i singoli associati, imponendo il pagamento di somme a titolo estorsivo e sostenendo le spese legali per gli associati attraverso una cassa comune alimentata con i proventi delle estorsioni, dell’imposizione delle guardianie nei terreni e dello sfruttamento di terreni agricoli. Nel capo dell’agricoltura, secondo la Dia, l’organizzazione aveva anche messo a segno una frode all’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) ed era riuscita a ottenere indebitamente contributi per oltre un milione e mezzo di euro.