Blackout, in questi ultimi giorni le interruzioni di energia elettrica stanno causando non pochi danni e disagi a famiglie e attività commerciali. Milano, Trieste, Treviso – e non solo – sono rimaste al buio per diverse ore.
Le sospensioni di energia elettrica possono danneggiare elettrodomestici e apparecchiature elettroniche, temporaneamente o definitivamente. Inoltre possono causare ingenti perdite di denaro alle aziende.
Ma cosa occorre fare in questi casi? Quali sono i diritti dei cittadini? A spiegarlo è Manlio Arnone, avvocato e presidente dell’Unione dei Consumatori.
I contratti dei fornitori di energia elettrica prevedono la continuità del servizio, ma l’interruzione improvvisa è sempre possibile.
Tuttavia sono pochi i cittadini che conoscono i loro diritti nei confronti delle compagnie: “Per legge, gli operatori sono tenuti a inviare, almeno due giorni prima in situazioni normali o almeno 24 ore prima in caso di emergenze, un preavviso per eventuali interruzioni dovute a interventi sulla rete – spiega Manlio Arnone -. Altrimenti rischiano di dover rimborsare gli utenti con gli interessi. Nella comunicazione dev’essere specificato con esattezza la data del disservizio e la sua precisa durata”.
Anche i tempi di ripristino, infatti, non possono essere arbitrari: “L’interruzione di corrente deve cessare entro 16 ore nelle città con meno di 5 mila abitanti, entro 12 ore nelle città con più di 5 mila abitanti ma con meno di 50 mila ed entro 8 ore se si tratta di una città con più di 50 mila abitanti”, continua l’avvocato.
Se la compagnia erogatrice oltrepassa il limite di sospensione previsto, il consumatore ha diritto al rimborso automatico proporzionale fino a 330 euro (inserito direttamente in bolletta) e all’eventuale – e ulteriore – richiesta di risarcimento danni per blackout.
Quando si verifica un blackout improvviso – o annunciato, ma non nei tempi previsti – occorre inviare immediata segnalazione all’operatore, condizione essenziale per eventuale richiesta di risarcimento successiva.
“Molti utenti segnalano il blackout elettrico alla compagnia esclusivamente tramite call center. Senza chiedere il codice dell’operatore e il numero della propria pratica di reclamo. Così facendo non è possibile dimostrare l’avvenuta segnalazione – aggiunge Arnone -. Per questo noi dell’Unione dei Consumatori consigliamo sempre di inoltrare la propria richiesta formalmente, per iscritto, tramite fax, pec o raccomandata A/R”.
“Molti utenti segnalano il blackout elettrico alla compagnia esclusivamente tramite call center. Senza chiedere il codice dell’operatore e il numero della propria pratica di reclamo. Così facendo non è possibile dimostrare l’avvenuta segnalazione – aggiunge Arnone -. Per questo noi dell’Unione dei Consumatori consigliamo sempre di inoltrare la propria richiesta formalmente, per iscritto, tramite fax, pec o raccomandata A/R”.
Il gestore è tenuto a rispondere obbligatoriamente alla segnalazione.
Le compagnie fornitrici di energia sono obbligate a risarcire i danni subiti dagli utenti.
“I danni registrati dalle apparecchiature elettroniche e le eventuali perdite economiche devono essere rimborsate ai clienti – continua il presidente -. Anche se nei contratti le aziende inseriscono furbescamente clausole ad hoc che le sollevano da simili responsabilità oppure se le compagnie rispondono negativamente a simili richieste”.
Come ottenere, allora, il risarcimento danni per blackout gratuitamente e in tempi brevi?
“Per vedere assicurati i propri diritti basta inviare una segnalazione all’Unione dei Consumatori e farsi ricontattare all’orario preferito da un operatore – conclude -. L’associazione, da oltre 10 anni, si occupa di difendere i diritti del consumatore senza alcun costo. Perché, generalmente, tutte le spese le chiede a chi lede i suoi diritti. Grazie all’assistenza gratuita degli avvocati dell’Unione, il 98% degli utenti ottiene la massima liquidazione possibile, senza nessuno stress e velocemente. Per questo è diventata il punto di riferimento del cittadino”.
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