Match sulla carta equilibrato con gli etnei un punto sopra in classifica e squadre tutto sommato di pari livello. Donadoni conferma il solito rombo a centrocampo con Matri e Nenè preferito ad Acquafresca davanti. Catania privo di Biagianti, Alvarez, Llama, Spolli ma soprattutto del capitano Peppe Mascara operato in settimana e a disposizione solo dopo la sosta. Giampaolo sceglie un modulo speculare con Gomez confermato dietro le due punte Lopez e Morimoto. La gara però si mette subito in salita per gli etnei. Il Cagliari dimostra di avere una marcia in più e dopo soli dieci minuti passa in vantaggio grazie a Nenè che sfrutta una traversa di Matri e colpisce le statuine rossazzurre. Il Catania non reagisce, Giampaolo prova a cambiare posizione dei suoi ma è ancora il Cagliari a colpire sempre dalla sinistra con il cross di Agostini e l’incornata vincente ancora di Nenè. L’unica occasione pericolosa dei rossazzurri arriva da uno scambio tra Maxi Lopez e Gomez con conclusione del folletto argentino finita fuori di poco. Si va all’intervallo sul 2-0. Pronti via e c’è subito una sorpresa nel Catania. Maxi Lopez autore di una prova opaca resta negli spogliatoi. Al suo posto ecco Mirko Antenucci. Ma passano sette minuti e la gara si chiude. Martinho entra con la gamba alta su Agostini. Tommasi vede e provvede estraendo un rosso molto severo. Giampaolo corre ai ripari togliendo Gomez ed inserendo Izco. Ma in campo c’è una sola squadra, il Cagliari. I sardi sfiorano il 3-0 con Conti e due volte con Matri. La partita si va spegnendo. Sciacca rileva Carboni prima che ancora Nenè completi la sua giornata di gloria con la zuccata del 3-0. Il Catania si innervosisce dei comprensibili olè del pubblico e Morimoto dopo un contrasto con Ariaudo lo scalcia beccandosi il secondo rosso di giornata, un record. Ci prova ancora Matri, non Acquafresca entrato ormai a match concluso. Finisce 3-0 per il Cagliari in una giornata completamente storta per i colori rossazzurri. In pochi a salvarsi tra le loro fila. E come aveva detto Giampaolo prima della gara, ora è il momento di tornare a far punti per andare alla sosta più tranquilli. La classifica lo richiede.
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Daniele Di Frangia