Bilancio regione Sicilia: ‘bozzone’ prima tappa per legge finanziaria
”Il ‘bozzone’ per la stesura del bilancio di previsione del prossimo anno e’ un documento necessario per consentire il contenimento della spesa agli assessorati e ai dipartimenti regionali.
{jumi [code/google200x200.html] }
di redazione
Palermo, 28 ago – ”Il ‘bozzone’ per la stesura del bilancio di previsione del prossimo anno e’ un documento necessario per consentire agli assessorati e ai dipartimenti regionali, cui e’ stato inviato, di individuare per tempo tutte le misure volte al contenimento della spesa e all’adozione di precise misure correttive. Esse costituiranno poi il contenuto della legge di stabilita’, cioe’ la legge finanziaria, che sara’ il primo impegno del nuovo Governo regionale.
Il ‘bozzone’, tra l’altro, e’ costruito a legislazione vigente, e non prevede di conseguenza gli interventi la cui autorizzazione legislativa scade il 31 dicembre, come ad esempio le norme sul precariato o sul personale a tempo determinato e sui dissalatori. Mentre per altri settori di spesa, ad esempio i forestali, la copertura richiedera’ opportuna manovra finanziaria, come negli gli anni scorsi”. Lo dichiara il Ragioniere Generale della Regione, Biagio Bossone. ”Per fare fronte a parte di nuove iniziative legislative – spiega Bossone – e’ previsto un congruo stanziamento a valere sui ‘Fondi globali per nuove iniziative legislative’, la cui disponibilita’ per l’anno 2013 e’ di circa 130 milioni di euro”. Per quanto riguarda la sanita’ il ragioniere generale della Regione ricorda che il Governo Siciliano e’ impegnato da tempo nei tavoli di confronto aperti con lo Stato per concordare l’attuazione di tutte le procedure volte alla soluzione del problema. ”Ne’ va dimenticato – prosegue – che proprio su questo punto il Governo regionale ha promosso l’impugnativa del bilancio nazionale dinnanzi alla Corte Costituzionale, il cui esito e’ atteso per i prossimi mesi”.
”La Regione – conclude Bossone – e’ impegnata da tempo nell’adozione di misure per il contenimento della spesa, la salvaguardia degli equilibri di bilancio e il rispetto del patto di stabilita’, nonostante le varie manovre nazionali che si sono susseguite continuino a scaricare su Regioni ed Autonomie Locali il costo della tenuta dei conti pubblici nazionali. Manovre che impongono alla Sicilia, come ad altre Regioni, forti riduzioni di spesa, che stanno raggiungendo livelli economicamente e socialmente insostenibili”.com-dab/