L’assemblea dei soci di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale “Falcone Borsellino” di Palermo, ha approvato il bilancio di esercizio del 2020, con un valore della produzione pari a 31.888.966 (- 59,51% rispetto al 2019) e una perdita netta di esercizio di euro 4.967.088.
Il risultato negativo di bilancio è il frutto delle conseguenze economiche sul trasporto aereo della diffusione dell’infezione del Covid-19. La pandemia ha infatti limitato gli spostamenti delle persone sull’intero territorio italiano.
La Gesap, nel rispetto delle disposizioni emanate dalle istituzioni e dalle autorità sanitarie nazionali e regionali, ha prontamente avviato un piano di gestione dell’emergenza, implementando sin da subito una serie di misure per prevenire eventuali rischi, garantire la salute e sicurezza dei propri dipendenti, clienti e fornitori e la continuità delle proprie attività operative che non si sono arrestate nemmeno per un giorno.
Per contrastare le conseguenze del calo del traffico, è stato messo in campo un piano per ridurre il peso complessivo dei costi di produzione (-33,1 milioni di euro rispetto al dato tendenziale 2019), ed in particolare: minor costo del lavoro (-6 milioni di euro), attraverso il ricorso alla Cigs e dei costi per servizi (-20,1 milioni di euro).
L’EBITDA (la differenza tra valore e costo di produzione) è risultato pari a poco più di un milione di euro rispetto ai 18,5 milioni dell’esercizio 2019.
Il valore della produzione, pari a circa 31,9 milioni di euro, ha perso il 59,5%, il margine operativo lordo è risultato pari a -2,4 milioni di euro, in valore assoluto una flessione di oltre 15,1 milioni di euro, un reddito ante imposte di -6,5 milioni euro e un risultato netto negativo di 4.967.088 euro per effetto dei bassi livelli di traffico passeggeri e aeromobili.
L’emergenza pandemica ha influito negativamente sui ricavi non aviation, con una flessione di circa il 57% contro il -62% del traffico passeggeri. La riduzione drastica dei passeggeri ha avuto un impatto sui ricavi dei servizi ai passeggeri come Food – Retail e Rent a Car presenti in aeroporto fino alla chiusura temporanea di alcuni punti vendita.
“Esprimo apprezzamento per la gestione operativa e finanziaria da parte della Gesap – dice Leoluca Orlando, sindaco di Palermo – che ha consentito all’aeroporto di attraversare un terribile periodo di lockdown legato alla pandemia, con scelte accurate che hanno consentito di mantenere tutti i progetti di interventi, ampliamenti e riqualificazione dell’infrastruttura. Un apprezzamento particolare alle relazioni e alla credibilità dell’azienda nel contesto internazionale, in riferimento alle più grandi compagnie aeree, che ha consentito di registrare in queste settimane un significativo e quotidiano aumento di presenze con l’obiettivo di raggiungere e superare, entro l’anno, gli straordinari risultati di passeggeri giornalieri del 2019”.
Il piano degli investimenti, rimodulato a seguito degli effetti dell’emergenza sanitaria, prevede risorse pari a 71,4 milioni di euro interamente a carico della Società. In particolare, gli interventi principali che ricadono nel nuovo Piano investimenti sono: il completamento dei lavori di adeguamento sismico e ristrutturazione del Terminal passeggeri – primo lotto – nonché la realizzazione di parte del secondo lotto per un importo complessivo di 35,2 milioni, il potenziamento delle infrastrutture air-side (400 Hz) per circa 4 milioni, la realizzazione di nuovi parcheggi pullman e passeggeri per 4,3 milioni, l’adeguamento dell’impianto BHS per l’implementazione delle macchine per il controllo bagagli da stiva “Standard 3” per 3,8 milioni, la realizzazione dei sistemi antintrusione lato mare e lato monte per 2,2 milioni, la sostituzione dei sette pontili d’imbarco per 5 milioni ed interventi di tutela ambientale (produzione di energia da fonte rinnovabile, abbattimento delle emissioni e diminuzione dei consumi idrici) per 2,8 milioni di euro.
“Abbiamo superato un anno difficilissimo – dice Giovanni Scalia, Ceo di Gesap – e chiuso con 5 milioni di perdita un 2020 che poteva portare a pesanti conseguenze sulla continuità aziendale e sugli investimenti, che invece abbiamo sempre mantenuto con un’attenta e oculata gestione, grazie anche all’impegno e alla professionalità della comunità aeroportuale, ponendo solide basi per la ripartenza. Siamo inoltre riusciti ottenere un EBITDA (indicatore della gestione caratteristica) positivo di oltre un milione di euro, risultato straordinario in un anno drammatico per il settore. Adesso, proseguiamo con il nostro piano degli investimenti, che ci darà un terminal totalmente rinnovato, con molti più spazi e servizi. A questo – conclude Scalia – abbiamo ulteriormente consolidato e ampliato i rapporti con le compagnie aeree che hanno messo Palermo al centro del loro progetto di ripartenza sul mercato”.
Le elaborazioni dei dati statistici pubblicati da Assaeroporti per il sistema aeroportuale italiano (RDT 2020), rappresentano una diminuzione complessiva del 72,6% del traffico passeggeri che in valori assoluti può essere dettagliato come segue: 140 milioni di passeggeri persi nel 2020, 53 milioni di viaggiatori totali contro i quasi 193 milioni che hanno viaggiato nel 2019.
Il mercato domestico si è dimostrato più resiliente ed è quello che ha risposto più prontamente in termini di ripresa, nel momento in cui sono state alleggerite le restrizioni sui viaggi e sono state messe in atto dalle società di gestione degli aeroporti italiani, diverse misure di prevenzione e contenimento della diffusione del virus rendendo sicuri tutti gli ambienti e le aree a disposizione dei passeggeri.
Palermo si è attestato al settimo posto tra i dieci maggiori aeroporti italiani per numero passeggeri, ma fra di essi è stato l’aeroporto con il decremento minore in termini percentuali perdendo il 61% del traffico complessivo, che rappresenta comunque il decremento minore fra gli aeroporti regionali. Per quanto riguarda il numero dei movimenti Palermo scivola dalla quinta alla nona posizione con un decremento del 47,6% rispetto al 2019. Anche in questo caso, tra i maggiori aeroporti italiani è lo scalo che registra la perdita più contenuta in valore percentuale.
Gesap ha ipotizzato un possibile scenario economico al 31/12/2021 considerando stime di traffico prudenti, tendenzialmente in linea con le stime in atto presentate dai maggiori centri di ricerca e di studio di settore, che segnalano una ripresa del traffico aereo sin dal secondo semestre 2021 con una decisa crescita nel 2022 e 2023.
La stagione estiva 2021 si è infatti aperta con un forte incremento di voli, anche con nuovi collegamenti. In tutto son 91 le destinazioni (27 nazionali e 64 internazionali) che collegheranno 21 Paesi; 31 compagnie aeree (4 operano per la prima volta su Palermo: Blue Air, Lot, Lumiwings e Wizz Air); una nuova base aerea Wizz Air, che si aggiunge alle esistenti di Alitalia, Ryanair e Volotea. La programmazione estiva risulta essere interessante e intensa. All’esordio infatti ci sono rotte come Forlì (Lumiwings), Perugia, Cuneo, Rimini, Lviv, Alghero, Cagliari (Ryanair); il ritorno di Amsterdam con easyJet, che apre anche il collegamento con Milano Linate, e Siviglia (Ryanair, che ha operative 40 destinazioni da e per Palermo). Per non parlare dei voli per gli hub di Londra, Parigi e Monaco con le ammiraglie British Airways, Air France e Lufthansa.
La Francia è la destinazione più gettonata: dodici collegamenti. Seguono la Germania con undici destinazioni e l’Inghilterra con sei.
Lo sviluppo del traffico aviation per il 2020 ha subito un brusco e devastante arresto a partire dalla seconda settimana del mese di marzo a causa dell’emergenza pandemica di Covid-19. L’aeroporto di Palermo è rimasto aperto e operativo. Ma il drastico taglio dei voli effettuato dalle compagnie aeree ha fatto segnare il calo del 76% nelle prime tre settimane di marzo e, successivamente, una riduzione del 98% – in media 250 passeggeri al giorno – rispetto allo stesso periodo del 2019. I movimenti sono invece calati del 94%. Lo scenario in cui opererà la Gesap nel corso del 2021 è in costante evoluzione, alla luce dell’emergenza legata alla diffusione del virus Covid- 19.
La paralisi dettata dall’adozione delle radicali misure di contenimento del contagio ha bloccato numerose attività e settori commerciali, influenzando negativamente la propensione all’acquisto dei servizi di trasporto aereo. Le più recenti previsioni effettuate dall’International Air Transport Association (IATA) e dai principali studi di settore, prevedono una ripresa ai valori del 2019, a partire dal 2023. Per il 2021 la contrazione traffico darà una inversione di tendenza già a partire dal mese di luglio prossimo. La Gesap, in un contino processo virtuoso di efficientamento organizzativo e gestionale, prosegue con il contenimento dei costi operativi e, ove possibile, sospensioni, parcellizzazioni e riduzioni di intervento e presidio.
La CIGD accompagnerà l’azienda, ove possibile e secondo quanto pianificato e gestito per l’anno 2020, per tutto il 2021. Il quadro operativo, ad oggi, risulta comunque in netta ripresa con una previsione di movimenti durante la stagione estiva superiore al record avuto nel 2019; il piano vaccinale e l’allentamento delle restrizioni governative, come già detto, rappresentano l’effettivo motore dei segnali di ripresa.
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