Il Bilancio è stato depositato in Presidenza all’Ars. “Il risparmio messo da parte per i precari ammonta a 316 milioni di euro. Solo con la volontà di tutti i partiti dell’Ars si potrebbe concludere questa finanziaria in 15 giorni, ma dipende dall’assemblea – precisa l’assessore all’economia regionale Luca Bianchi- Se dovessero esserci nuovi ritardi bisognerebbe trovare una soluzione alternativa sui precari, si potrebbero allegare dei risparmi di spesa. La nostra linea è cercare di chiudere i bilancio entro l’anno”
Ma perché questo forte ritardo nella presentazione del testo in Aula?
“Il ritardo è dovuto al fatto che quest’anno che abbiamo cercato di portare una finanziaria molto precisa che non prevedesse l’esercizio provvisorio. Inoltre, l’anno 2013 è molto complicato perché siamo riusciti a tenere sul patto di stabilità siamo riusciti a pagare tutte le esigenze, abbiamo approvato le variazioni di bilancio con grande ritardo a causa delle opposizioni politiche. Il ritardo è dovuto al fatto che il governo ha lavorato a favore della Sicilia, l’importante è portare a casa il risultato”.
I sindacati ieri hanno attaccato fortemente il governo, in particolare il segretario regionale della Cisl Maurizio Bernava si è scagliato la giunta per questi ritardi. “In realtà abbiamo incontrato ieri la parti sociali- risponde Bianchi – con le quali abbiamo discusso. I ritardi della politica sono legati soprattutto all’ostruzionismo dei partiti tra settembre e ottobre scorso per avere un rimpasto della giunta. Anche le variazioni di bilancio hanno ricevuto opposizioni dei partiti e non si sono potuti votare in due giorni come era possibile. La finanziaria è complessa perché riguarda misure importanti come quelle che riguardano il sussidio di garanzia, gli interventri per la gente senza casa o che non può pagare l’affitto o la rata del mutuo, il credito agevolato alle imprese”.
“Non possiamo correre il rischio dell’esercizio provvisorio del bilancio, perché potrebbe essere impugnato”, conclude Bianchi. “A Roma intanto ci sono due emendamenti depositati in commissione Bilancio alla Camera che potrebbero venire incontro al tema del patto di stabilità della Sicilia. Non è facile rappresentare al resto del paese la difficoltà di gestire 18 mila precari, ma è una realtà che deve essere presa in carico anche dal governo nazionale”.
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