Bernardo Provenzano tenta suicidio in carcere. Chi gli ha dato il sacchetto per soffocarsi?
Bernardo Provenzano ha tentato nella notte il suicidio nel carcere di Parma infilando la testa in un sacchetto di plastica mentre si trovava disteso a letto.
di redazione
Bernardo Provenzano ha tentato nella notte il suicidio nel carcere di Parma infilando la testa in un sacchetto di plastica mentre si trovava disteso a letto. Lo riferiscono fonti qualificate. Provenzano è stato salvato da personale della polizia penitenziaria.
Provenzano, che era a letto, ha infilato la testa in una busta di plastica con il proposito di uccidersi.
Il
tentativo di suicidio del boss Bernardo Provenzano “é stato sventato solo grazie alla solerzia degli uomini del Gom della polizia penitenziaria, la sola, ormai, rimasta a fronteggiare la disfatta del sistema carcerario italiano”. A dirlo all’ANSA il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp, Leo Beneduci. “Provenzano, per i misfatti compiuti – dice – deve scontare il carcere fino alla fine dei suoi giorni, perché, se così non fosse, sarebbe l’irrimediabile sconfitta dello Stato. Anche in questa occasione, che accende di nuovo i riflettori sugli istituti di pena – prosegue Beneduci – resta la denuncia forte dell’Osapp sulla disastrosa situazione nella quale versano gli istituti penitenziari italiani: sovraffollati, malmessi e privi di adeguato personale. Al di là delle parole e delle buone intenzioni del governo e, in particolare, del ministro della Giustizia – conclude il segretario dell’Osapp – è davvero arrivato il momento di interventi incisivi per ridare dignità a tutto il sistema carcerario, a cominciare dalla polizia penitenziaria”.
Per domani è fissata , in Corte d’assise d’appello un’udienza in cui Provenzano è imputato di omicidio e il Legale di Provenzano, l’avvocato Rosalba Di Gregorio, si chiede “com’è che nessuno si è accorto della presenza del sacchetto visto che Provenzano è l’unico detenuto del braccio in quel carcere e che è continuamente sorvegliato?”.