Il deputata di Grande Sud Pid Cantiere popolare all’Ars, Bernerdette Grasso ha segnalato ancora una volta la situazione di emergenza idrogeolocica di alcuni comuni in provincia di Messina. A distanza di quattro anni si registrano ancora forti ritardi negli interventi in favore dei comuni nell’area dei Nebrodi. La zona è stata flagellata da eventi meteorologici che hanno determinato tutta una serie di situazioni di criticità di natura idrogeologica, con gravi danni per il territorio, per i manufatti e per la popolazione. Gli eccezionali eventi alluvionali, che si sono verificati tra il settembre 2009 e il febbraio 2010 hanno pesantemente danneggiato, a seguito di dissesti idrogeologici, vaste porzioni di territorio della provincia di Messina, e in particolare – per la gravità e l’entità dei danni si citano solo alcuni dei Comuni i cui territori sono stati pesantemente segnati – i Comuni di San Fratello, Caronia, Sant’Angelo di Brolo, Raccuja, Scaletta Zanclea. In considerazione dello stato di emergenza, dichiarato con decreto del 19 febbraio 2010 e del 2 ottobre 2009, l’OPCM 3865, all’art.1, individua il Presidente della Regione Siciliana quale Commissario delegato, per il superamento dell’emergenza. Ebbene, sono stati individuati una serie di primi interventi, con la relativa priorità, per la messa in sicurezza del territorio colpito dagli eventi calamitosi e sono stati previsti altresì interventi di soccorso e assistenza per la popolazione residente nelle aree interessate e interventi per la ricostruzione dei manufatti distrutti e danneggiati. I cittadini che hanno subito danni alle proprie abitazioni, hanno avviato, dopo l’approvazione dei relativi progetti, i lavori di ricostruzione o ristrutturazione delle stesse, confidando nella erogazione delle somme previste, e quelli che a causa degli eventi calamitosi hanno subito la perdita delle rispettive abitazioni, hanno stipulato il contratto preliminare per procedere all’acquisto di una nuova casa, corrispondendo al venditore le relative somme a titolo di caparra, e che oggi rischiano di perdere a causa del perdurare dei ritardi senza peraltro avere ricevuto notifiche sui tempi. Peraltro l’attività di messa in sicurezza del territorio, di ricostruzione delle infrastrutture e degli immobili danneggiati dagli eventi meteorologici, hanno rappresentato una importante occasione di lavoro per decine di imprese che si sono aggiudicate la realizzazione di opere pubbliche, o la ricostruzione di edifici di proprietà di privati. Il perdurare di questo stato di incertezza, non aiuta il territorio e le popolazioni colpite dalla calamità naturale e a superare lo stato di crisi. Oggi chiedo al Presidente della Regione quali provvedimenti urgenti il Governo intenda porre in essere per erogare, nel più breve tempo possibile, i contributi previsti per i proprietari degli immobili danneggiati a seguito degli eventi atmosferici di cui all’OPCM 3865/2010, per i quali sono stati realizzati a spese dei privati gli interventi di ristrutturazione. Quali misure intenda adottare per permettere l’erogazione delle somme dovute ai proprietari degli immobili distrutti dagli eventi atmosferici al fine di evitare la scadenza dei termini previsti nei preliminari d’acquisto d’immobile, dai medesimi stipulato. Se si intende infine garantire la realizzazione, e dare piena attuazione alle previsioni contenute nell’Ordinanza di Protezione Civile n. 3865 del 15 aprile 2010`.
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