ROMA (ITALPRESS) – “Mi capita spesso di ripeterlo: il nostro progetto politico, quello di Forza Italia ma anche quello del centro-destra che vorrei, si basa su quattro valori: la libertà, il cristianesimo, l’Europa, il garantismo e si caratterizza quindi con quattro aggettivi: liberale, cristiano, europeista, garantista”. Lo ha detto, con un lungo intervento al quotidiano Il Giornale, Silvio Berlusconi. “Forza Italia – ha continuato – è davvero, oggi più che mai, la sola forza politica pienamente e coerentemente liberale, cristiana, garantista, europeista, la sola – nella storia della Repubblica – nei cui valori e nei cui programmi questi quattro grandi principi si integrano e si completano l’un l’altro in un grande e coerente progetto politico. Cosa significa definirci liberali? Fondamentalmente, al centro di tutto, nella nostra visione, c’è l’individuo, la persona che, per legge naturale o per legge divina – secondo che si sia credenti o no – è titolare di diritti che nessuno, tanto meno lo Stato, può mettere in discussione, per nessun motivo, neppure se asserisce di farlo in nome di un interesse generale superiore, vero o presunto. Sono diritti di proprietà: la proprietà della vita, dell’incolumità fisica, dei beni materiali acquisiti con il lavoro o ricevuti lecitamente dalla propria famiglia. È il diritto a mettere a frutto nel modo migliore e alla pari degli altri i propri talenti e le proprie capacità.
Ho usato deliberatamente le parole individuo e persona come se fossero sinonimi”. “Persona o individuo che sia, parliamo di un’entità sacra, che per noi viene prima di tutto. Per questo siamo liberali. Perché crediamo che ogni limitazione delle libertà e dei diritti delle persone da parte dello Stato sia di per sé un male – talvolta un male necessario per consentire la convivenza fra miliardi di esseri umani – ma comunque un male da ridurre al minimo indispensabile. È per questa ragione innanzitutto – e poi per anche un calcolo di efficienza economica – che chiediamo per esempio che il prelievo fiscale sia ridotto quanto più possibile, che le leggi, i regolamenti, la burocrazia siano alleggeriti e semplificati, che la presenza dello Stato nelle attività umane sia limitata alla definizione di poche e semplici regole generali. Proprio perché crediamo nelle persone, siamo convinti che le scelte di ogni individuo sulla propria vita e i propri beni siano più razionali e più efficienti di quelle di un pianificatore lontano. I fallimenti delle economie pianificate, come i sistemi comunisti, partono proprio da questo. L’Italia di oggi, pur appartenendo al sistema delle democrazie liberali dell’occidente, è ancora lontana da tutto questo…”.
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