ROMA (ITALPRESS) – La disponibilità a lavorare sull’emergenza Covid resta. Anzi, il grido si fa sempre più accorato, perché “la situazione non è mai stata così grave”. Ed è il momento “dei fatti concreti”. Così, al Corriere della Sera, Silvio Berlusconi, che, pur mantenendo spalancata la porta all’esecutivo, non lascia spazio a fraintendimenti: “Non faremo mai un governo con forze a noi incompatibili”. E nessuno pensi a scambio di favori: “Su Mediaset il governo si è mosso in totale autonomia”.
“La situazione sanitaria forse non è mai stata così grave, la seconda ondata – un pericolo sul quale avevo messo in guardia – ci ha investito in pieno – spiega il leader di Forza Italia -. Le conseguenze sono drammatiche anche perché non ci hanno dato ascolto, per esempio rifiutando di utilizzare i fondi che l’Europa ci mette a disposizione con il Mes per rinforzare il sistema sanitario”.
“Gli effetti economici dei provvedimenti di chiusura sono gravissimi per molte categorie – aggiunge -. Cos’altro occorre per far capire a tutti che questa deve essere la stagione dell’unità e della responsabilità? Fermo restando che il Pd e Forza Italia sono alternativi per valori, programmi e cultura politica e che la nostra collocazione all’opposizione non cambia”.
“Con il presidente Conte, non da oggi, i rapporti sono molto cortesi – aggiunge -. Questo però è il momento di passare dalla cortesia formale, che è un fatto personale apprezzabile, alla disponibilità politica”. In merito agli alleati, sottolinea “se noi e i nostri alleati avessimo sempre la stessa opinione su ogni argomento, non saremmo un’alleanza, saremmo un partito unico. L’alleanza di centrodestra è salda e non è in discussione. Però noi ovviamente operiamo secondo la nostra cultura e i nostri principi, che sono quelli liberali, cristiani, europeisti, garantisti, del resto essenziali per un centrodestra di governo”.
“Oggi quello che conta – prosegue Berlusconi – è lavorare, con il governo che c’è, anche se non è quello che vorremmo”. “Quello che posso escludere è la nostra partecipazione a un esecutivo con forze politiche incompatibili con noi – sottolinea -. Altra cosa è che l’opposizione sia coinvolta. In verità io ho chiesto più volte che siano invitate a collaborare tutte le migliori energie del Paese, non solo della politica, ma della cultura, dell’ impresa, della scienza, del lavoro, in un grande sforzo collettivo per rispondere all’ emergenza”. In merito al prossimo scostamento di Bilancio, “siamo disponibili, ma naturalmente a certe condizioni. Voteremo lo scostamento se servirà per esempio a dare immediato indennizzo a chi ha dovuto chiudere la propria attività, a pagare finalmente i debiti della pubblica amministrazione, a coprire un semestre bianco fiscale, sospendendo tutti i pagamenti verso lo Stato almeno per chi è in difficoltà”.
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