Bergessio: ‘Il mio primo pensiero è aiutare la squadra: io gioco così’

Catania calcio

Qualità e forza, generosità ed impagabile capacità di contribuire in maniera più che preziosa a tutte le fasi di gioco, una dote fondamentale nel calcio contemporaneo: l’attaccante moderno non può per…

Catania calcio

di redazione

Calcio Catania: Qualità e forza, generosità ed impagabile capacità di contribuire in maniera più che preziosa a tutte le fasi di gioco, una dote fondamentale nel calcio contemporaneo: l’attaccante moderno non può permettersi il lusso di attendere che la squadra lo metta in condizione di concludere, l’attaccante moderno deve partecipare alla fase di costruzione del gioco, spiegano gli allenatori, offrendo anche sponde, movimenti, rientri e progressioni. Ecco perchè Gonzalo Bergessio è, tra gli attaccanti moderni, un giocatore straordinario, forse l’uomo-chiave per destare certe impressioni sulla qualità del gioco ‘alla catalana’. Abbiamo visto l’attaccante argentino liberare l’area di rigore sui calci piazzati a sfavore, ripartire velocemente palla al piede, dettare il lancio in profondità, dialogare a tutta tecnica con i compagni di reparto e concludere con tempismo. Il centravanti, capocannoniere della "pretemporada" con 7 gol nelle prime due amichevoli, riparte adesso proprio dal bottino di reti realizzate nella passata stagione, 7 senza l’aiuto dei calci di rigore: "Le reti delle prime uscite estive contano davvero poco, servono a trovare fiducia. Nelle gare ufficiali spero di segnare di più, non sono riuscito a centrare l’obiettivo di 13 reti che avevo immaginato l’estate scorsa, e soprattutto spero che il Catania possa ripetere il bel campionato disputato l’anno scorso. Penso che abbiamo una squadra molto forte. Io più vicino alla porta? Non abbiamo ancora lavorato molto sulla fase offensiva, è un periodo dedicato più alla preparazione atletica, vedremo più avanti. Per il primo anno, posso svolgere un ritiro completo con i miei compagni: sarà un piccolo vantaggio. Mister Maran ha tanta voglia di affermarsi e grande umiltà, proprio come noi: primo obiettivo la salvezza, poi vedremo dove potremo arrivare. Il mio primo pensiero è aiutare la squadra, non posso cambiarlo, io gioco così. Dovrò essere ancora più intelligente dosando lo sforzo, semmai, in alcuni casi. I ricordi più belli, fin qui? Aver indossato la maglia della Nazionale con Messi in campo e Maradona in panchina, da argentino; il gol firmato contro il Palermo, da rossazzurro’.