Beni culturali marini Sicilia. Un Centro regionale di eccellenza per il patrimonio sommerso siciliano. Lo ha deciso il governo Musumeci, fissandone la sede a Palermo, nei locali del complesso Roosevelt, all’Addaura, di proprietà regionale, dove hanno sede gli uffici della Soprintendenza del Mare. L’obiettivo del governo è quello di fare del Centro un punto di riferimento internazionale per la ricerca archeologica subacquea. Intanto, sono stati aggiudicati i lavori di adattamento della sede che verranno realizzati in dodici mesi: a giugno del prossimo anno la struttura sarà operativa con una dotazione tecnologica di prim’ordine che consentirà alla Sicilia di diventare un Polo di ricerca subacquea all’avanguardia.
Beni culturali marini Sicilia: interventi per oltre due milioni di euro
Sono previsti interventi per oltre due milioni di euro per dotarlo di attrezzature e locali idonei alla documentazione dei beni culturali subacquei, al loro studio, al restauro e alla ricerca in alto fondale. La struttura sarà anche un punto di riferimento per gli studiosi, le università, gli istituti di ricerca e si doterà di un nuovo Sistema informativo territoriale per la gestione e lo studio dei beni sommersi. Il Centro, oltre agli uffici, comprenderà aule multimediali, una sala congressi e laboratori per la ricerca. Le attività saranno rivolte anche alla formazione esterna, con l’organizzazione di corsi specialistici. È previsto anche lo sviluppo delle ricerche subacquee in alto fondale con l’acquisto di strumentazioni tecnologiche per le indagini profonde.
«L’aggiudicazione dei lavori – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – accresce le risorse per investimenti che immettiamo nel circuito economico e occupazionale della nostra Isola. È un’altra spinta alla Sicilia produttiva che ha bisogno di una forte iniziativa privata e di un sostegno da parte dell’amministrazione pubblica. Il nostro impegno va in questa direzione».