RAGUSA. «Andrò ad incontrare personalmente Giuseppe Giuffrè per porgere le scuse del Parlamento e del Governo regionale, della Sicilia perbene e riconoscente e della provincia di Ragusa, rinomata terra di accoglienza, garbo e gentilezza che nulla ha a che vedere con la rozzezza di alcuni comportamenti che hanno dato un’immagine travisata di una terra che è sempre stata emblematica dell’immenso cuore del sud, che non si misura in secondi e non si illumina di silenzi».