Bellolampo, Orlando in procura per nuova emergenza inquinamento

Si discute dell’emergenza Bellolampo in Procura di Palermo. Il sindaco Leoluca Orlando si è presentato ieri mattina in tribunale per fare il punto della situazione e capire come disinnescare la nuova …

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di redazione

Si discute dell’emergenza Bellolampo in Procura di Palermo. Il sindaco Leoluca Orlando si è presentato ieri mattina in tribunale per fare il punto della situazione e capire come disinnescare la nuova bomba ecologica che si aggiunge all’enorme lago di percolato che ormai da anni staziona nella discarica.
Due settimane fa infatti, era stata posta sotto sequestro l’area dell’ex poligono nella quale doveva essere realizzata la quinta vasca, perchè altamente inquinata da rifiuti pericolosi come zinco e rame.
La Procura ha bloccato tutto dopo che si scoperto che le concentrazioni di queste sostanze superano 30 volte il limite consentito dalla legge.
E’ stata aperta un’inchiesta, al momento a carico di ignoti. Sono, stati, però individuati gli enti a cui è stato sollecitato in passato un intervento e che potrebbero essere chiamati a rispondere della nuova emergenza ambientale: il ministero della Difesa, vecchio proprietario dell’Area, la società Pea che avrebbe dovuto costruire il termovalorizzatore, e l’Amia.
La magistratura ha incaricato il sindaco per rimediare alla situazione di inquinamento. E a Palazzo delle Aquile si sono messi subito al lavoro. Orlando ha delegato il segretario generale Giuseppe Sacco che ha fornito i primi risultati.
Il primo intervento di emergenza, che il sindaco ha dato mandato all’Amia di compiere in tempi brevissimi, prevede la copertura con teloni dell’area interessata e la realizzazione di una trincea di canalette di scolo per evitare che le piogge diffondano le sostanze inquinamenti nella zona..
“Successivamente, entro un mese, sarà fatto il piano di messa in sicurezza d’emergenza ‘ dichiara Orlando –  che prevederà la rimozione di circa 45 cm di terreno su tutta l’area. Per questi interventi, ha dato la propria disponibilità ad intervenire il commissario per l’emergenza rifiuti, sottolineando però la necessità della copertura finanziaria. Per quest’ultima, il Comune ha dato garanzie di intervento con fondi propri, con eventuale rivalsa sui responsabili dell’inquinamento”.