“Il bello dell’Italia” arriva a Palermo il 13 maggio: teatro e arte
Trent’anni di storia palermitana: dal maxi processo alla mafia alla Palermo di oggi, tra start up, nuove risposte al fenomeno dell’immigrazione, e cultura.
Tutto questo è “Il Bello dell’Italia”, un’iniziativa firmata dal Corriere della Sera e sabato 13 arriverà proprio a Palermo. Dalle 9.30 alle 20.30 al cinema De Seta dei Cantieri culturali della Zisa.
Di mezzo la scuola, teste giovani e pensanti per parlare di questa magica città come di un «Crocevia delle culture», ovvero «Arte e integrazione nel segno del riscatto».
Numerosi gli ospiti di una giornata curata dai giornalisti Alessandro Cannavò e Felice Cavallaro, con la partecipazione di Giuseppe Di Piazza.
Due le date importanti: Manifesta è la biennale d’arte in programma a settembre, e Palermo Capitale italiana della cultura nel 2018. Di quest’ultimo appuntamento si parlerà a partire dalle 16 (subito dopo l’editoriale del «Bello» a cura del giornalista del Corriere, Federico De Rosa e l’esibizione del coro di voci bianche-arcobaleno del Teatro Massimo), nel corso di un incontro in cui è prevista la presenza del sindaco Leoluca Orlando.
«Scuola e cultura»: La giornata inizierà con gli studenti di cinque istituti superiori che vedranno anche l’intervento del sottosegretario del ministero dei Beni culturali, Dorina Bianchi. E’ stato proprio il Mibact a scegliere il capoluogo siciliano come capitale della cultura 2018.
I progetti per gli studenti
Gli studenti del liceo Umberto I hanno «ficcato il naso» nell’archivio storico dell’Assemblea regionale, che è un po’ come scrivere un libro sulla città dal dopoguerra ai giorni nostri. Gli stessi anni vissuti intensamente da Gaetano Basile, autore di un ritratto sulla città. Nella Palermo del teatro spontaneo, toccherà ai ragazzi del «Salvemini» presentare una drammatizzazione sull’accoglienza ai migranti.
L’attore Lollo Franco e la direttrice della casa circondariale Ucciardone, Rita Barbera saranno tra i protagonisti del talk «Dal Cunto allo Storytelling», dalle 16.30.
Quest’anno, in occasione del progetto «Panormus», sono novanta i tesori riaperti. Grazie ai ragazzi delle scuole: i protagonisti della «Capitale dei giovani». Se viaggeranno o resteranno, cambia poco. Perché «Il futuro può essere qui», titolo dell’incontro delle 19.00, con Ugo Parodi Giusino, fondatore di Mosaicoon, il rettore dell’ateneo di Palermo, Fabrizio Micari, e lo scrittore Gaetano Savatteri.
E dopo il tributo a una regina della fotografia come Letizia Battaglia, l’ultima parola è affidata alla regista Emma Dante, che ha saputo sfondare sulla scena internazionale con il suo teatro di una bellezza cruda, vera.
Mentre il Bello dell’Italia sarà anche negli eventi diffusi in città: l’open day al Centro sperimentale di cinematografia, le visite serali al Teatro Massimo, alla Camera delle meraviglie e ai Giardini del Palazzo dei Normanni. E infine la jam session al Teatro Santa Cecilia, dove suonerà l’unica orchestra permanente di jazz a partecipazione pubblica, l’Orchestra Jazz Siciliana.