Menfi (Ag), 14 Gen. – “Una ferita ancora aperta, tra la ricostruzione incompiuta e il nuovo incubo delle trivelle: a 45 anni dal sisma occorre che non si smorzi l’attenzione sul Belice”. Il sindaco di Menfi, Michele Botta, dà il via alle commemorazioni con la due giorni “La notte del grande fragore, 45° anniversario del terremoto nel Belice”, puntando i riflettori sui nuovi fondi stanziati dal governo Monti: “Finalmente siamo riusciti a ottenere i contributi per la Ricostruzione post terremoto – dice Botta – sei milioni di euro andranno alla città di Menfi dando la possibilità ai nostri concittadini di iniziare i lavori già nel 2013”.
A beneficiarne saranno appunto le prime 40 famiglie in graduatoria. “Purtroppo la bella e tanto attesa notizia – continua il sindaco – viene turbata dall’ombra delle trivellazioni che riguarderebbe alcuni comuni limitrofi nella Valle del Belice. Cercare il petrolio perforando una zona altamente sismica – conclude Botta, che è anche vice coordinatore dei sindaci della Valle del Belice – è un rischio folle a cui ci opporremo in nome dell’incolumità di questa terra, area di eccellenza nella produzione agricola e zootecnica, soggetta a vincolo paesaggistico e culturale”.
Le manifestazioni per l’anniversario del terremoto del 1968 si aprono alle 18, con la mostra “Segni d’Arte dalle chiese di Menfi distrutte dal terremoto del ‘68”, a cura di Gioacchino Mistretta: un’occasione straordinaria per ammirare capolavori d’arte recuperati tra le macerie che ancora aspettano di essere riportati all’antico splendore (la Chiesa Madre, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, la chiesa di San Francesco con l’annesso convento dei Cappuccini, la chiesa di Santa Maria la Nova e la chiesa della Madonna del Soccorso). Al Museo Civico di Palazzo Pignatelli interverranno l’assessore alla Cultura, Margherita Ocello, Francesco Saverio Calcara e i musicisti Accursio Alesi (chitarra), Biagio Amato (flauto) e Francesco Gulotta (contrabbasso). A seguire, alle 19, “1968 Immagini e Ricordi” proiezione video documentari sul terremoto nel Belìce (in Piazza Vittorio Emanale III).
Domani, alle 16, scopertura della “Campana della Memoria”, opera dello scultore romeno Stefan Calaresanu (Centro Civico Polifunzionale), a seguire “Ribeira Brass Quintet” in concerto e presentazione dell’Almanacco menfitano 2013 di Gregorio Viviani. Infine alle 19, in Chiesa Madre, una concelebrazione eucaristica in ricordo delle vittime del terremoto nella Valle del Belìce chiuderà gli eventi dell’anniversario del sisma.
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