Beccato dall’autovelox investe commissario della municipale a Palermo

Beccato dall’autovelox investe commissario della Polizia Municipale travolto intenzionalmente stamani.

E’ successo all’interno del parco alla Favorita, la vittima un commissario che stava effettuando il controllo delle autovetture.

ILlsegnalatore di velocità era stato montato, come spesso accade all’altezza  di casa natura, appena il telelaser ha segnalato l’eccesso di velocità di un motociclo Honda Sh, il commissario ha intimato l’alt al conducente. Il motociclista per tutta risposta ha prima rallentato per poi accelerare, travolgendo l’agente.

Beccato dall’autovelox investe commissario: il motociclista sarà processato per direttissima

La vittima è stato soccorso e ricoverato a Villa Sofia per accertamenti, le sue condizioni non destano preoccupazione mentre i colleghi hanno provveduto a bloccare il conducente M. S. di 41 anni il quale è stato condotto al Comando di via Dogali dove è stata informata l’autorità giudiziaria che ne ha disposto l’arresto.

Dai primi accertamenti è emerso che la moto che conduceva era priva di assicurazione ed il quarantunenne, che sarà processato domani per direttissima, circolava nonostante gli fosse già stata revocata la patente.

Il Comandante della polizia Municipale di Palermo, Gabriele Marchese, e il sindaco Orlando hanno immediatamente espresso la loro solidarietà  all’agente ferito, e hanno definito “un comportamento incivile e criminale” quello del motociclista.

Travolta anche una bimba di tre anni in Via Roma

Altro incidente, questa volta nella centralissima Via Roma, sempre questa mattina quando uno scooter che viaggiava in direzione della stazione centrale ha travolto una bimba di tre anni all’altezza della Lidl.

La piccola si trova adesso ricoverata all’ospedale Di Cristina, dopo l’impatto  sono intervenute le pattuglie della municipale, le volanti della polizia e i sanitari del 118 che l’hanno trasportata al pronto soccorso con codice giallo, escluso dai sanitari il pericolo di vita.

L’investitore, dopo essersi dato alla fuga in un primo momento, si è poi costituito agli agenti riferendo di essere scappato perché in preda al panico, ma ciò non gli ha evitato la denuncia a piede libero per omissione di soccorso.