Tutti parlano di Bea in questi giorni, anche chi non ne ha mai sentito parlare, e questo è un bene, è uno dei miracoli di Bea, perchè tutti dovrebbero sapere chi è stata questa bimba e cosa ci ha lasciato.
Personalmente ho avuto la fortuna di conoscerla attraverso la sua pagina Facebook nell’ultimo anno, e di ammirare la sua forza, la sua simpatia e il suo amore incondizionato.
Amore per la vita, una vita che sembrava averle riservato solo prove dure e tanta sofferenza ma che lei invece trasformava ogni giorno in un’occasione di scambio, amore, esperienza e condivisione.
Beatrice Naso, aveva quasi nove anni ed è nata con una malattia sconosciuta a tutti, senza nome, che la costringeva in un corpo rigido a causa delle calcificazioni presenti nelle giunture del suo scheletro. Ma Bea non guardava la vita dalla “prigione” del suo corpo, ma la viveva appieno.
Beatrice faceva un sacco di cose grazie all’amata zia Sara che la portava ai concerti (amava Emma ed Ermal Meta) al papà Alessandro e alla mamma Stefania (che lo scorso agosto l’ha lasciata, sconfitta da un cancro) e ai nonni.
Ma la storia di Bea, per quanto costellata da eventi molto dolorosi, è una storia di gioia, la gioia di vivere di una bimba che accoglieva ogni giorno come un dono prezioso, era intelligente, amava studiare ed era bravissima, scherzava con tutti, e non si lasciava abbattere da niente.
La sua vita, breve, ha avuto un significato enorme per tanti motivi. Attraverso la sua pagina molte famiglie che vivono il dramma di un figlio con una malattia genetica sconosciuta trovavano conforto e confronto, grazie anche alla Onlus Gli amici Del Mondo di Bea, voluta fortemente dalla mamma Stefania e dalla zia Sara.
Bea ha contribuito e continuerà a contribuire alla ricerca sulle malattie rare aiutando tanti bimbi. E chissà forse anche la sua malattia un giorno avrà un nome e una cura.
Bea ci ha lasciati il giorno di San Valentino, l’ultimo post della zia parlava di come la bimba in questi giorni non stesse bene, poi la doccia fredda. La sua eredità resta a noi che leggiamo distrattamente di questa “bimba sfortunata” e si alimenta grazie a chi l’ha amata e reso la sua vita piena di cose belle.
La sua famiglia terrà vivo il suo ricordo con i gesti, con i fatti, aiutando chi resta e ha ancora bisogno di lei.
L’ultimo post della famiglia recita: “Per chi vorrà dare un ultimo saluto alla Princi Bea: Il Rosario sarà venerdì 16 febbraio ore 18,30; I funerali sabato 17 febbraio ore 10,00 presso la chiesa del Santo Volto, via Val della Torre 11, Torino”.
Il papà Alessandro in un’intervista rilasciata al Corriere ha detto :”Spero tanto che i suoi compagni vengano sabato al funerale a farle un ultimo saluto prima che se ne vada».
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