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di redazione
Roma, 10 lug – ”L’ennesima morte di un detenuto morto dopo aver inalato il gas della bomboletta, avvenuto ieri a Barcellona Pozzo di Gotto, impone a nostro avviso di rivedere la possibilita’ che i ristretti continuino a mantenere questi oggetti nelle celle. Il detenuto deceduto e’ un italiano, S.G., di soli 28 anni, soggetto alla misura di sicurezza dell’assegnazione di cura e custodia presso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario siciliano”. E’ il commento di Donato Capece, Segretario Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, la prima Organizzazione dei Baschi Azzurri, in relazione a quanto avvenuto a Barcellona Pozzo di Gotto. ”Ogni detenuto – spiega il Sappe – puo’ disporre di queste bombolette di gas per cucinarsi e riscaldarsi cibi e bevande come prevede il regolamento penitenziario, ma spesso servono o come oggetto atto ad offendere contro i poliziotti, come metodo alternativo per sniffarne il contenuto o come veicolo suicidario. Riteniamo che sia giunto il momento di rivedere il regolamento penitenziario, al fine di vietare l’ uso delle bombolette di gas, visto che l’Amministrazione fornisce comunque il vitto a tutti i detenuti, ed anche di dotare i penitenziari di lenzuola ‘usa e getta’, visto che e’ proprio con quelle stoffe che i ristretti tentano (talvolta anche riuscendovi) di togliersi la vita”.
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