Bar Alba, sequestrati i locali di Piazza Don Bosco e Mondello
Shock al Bar Alba: scatta il sequestro della guardia di finanza di Palermo per le società che hanno gestito il Bar Alba dal 2009 ad oggi.
Il gip di Palermo ha firmato il sequestro preventivo dei due bar, di oltre 600mila euro nei conti correnti dei soci e ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Giuseppe Tarantino (socio delle precedenti società) e Giuseppe Caronia, uno degli attuali soci della società che gestisce i due bar.
Bar Alba, la strada verso il fallimento
Le società erano, in realtà, sempre riconducibili a Tarantino ed alla moglie Giovanna Porcelli. I due avrebbero pagato solo in parte i canoni di locazione, lasciando la Pasticceria Alba S.r.l., di fatto non più operativa e prossima al fallimento, che è arrivato nell’aprile 2017.
Con il subentro delle nuove società, hanno fatto ingresso nella gestione dei bar come i soci e membri dei rispettivi consigli di amministrazione, anche gli altri indagati colpiti dai provvedimenti di oggi,
A seguito del cambiamento della composizione delle compagini societarie, i coniugi Tarantino sono stati estromessi dalle aziende, che nel giro di due anni sono anch’esse state dichiarate fallite.
Le decisioni della Procura
Prima che fosse dichiarato il fallimento, Caronia, insieme alla moglie e altri indagati, ha posto in liquidazione le società. É stato stipulato un contratto di concessione, affidamento e uso a titolo gratuito dei rami d’azienda, a favore di una neo-costituita società, denominata A.p.r. srl, masempre di proprietà degli indagati.
Il proposito era quello di lasciare in capo alle società cedenti tutti i debiti. La Procura ha contestato a tutti gli indagati i reati di bancarotta fraudolenta e documentale, in relazione alle molteplici cessioni e affitti di rami d’azienda da una società all’altra.
Contestualmente il gip ha disposto il sequestro preventivo dei rami d’azienda – per un valore di circa 6 milioni di euro dei bar di piazza Don Bosco e via Margherita di Savoia, in via Scrofani e in via D’Azeglio. Al momento, però, i locali restano aperti.
Il giudice ritenendo, infine, che il trasferimento dei bar da una società all’altra abbia pregiudicato le pretese creditorie dell’Erario nei cui confronti le società Bar Alba srl e Pasticceria Alba srl, erano esposte per oltre 600 mila euro, ha disposto il sequestro preventivo per l’importo complessivo pari a 606.132 euro. Intanto è stato nominato un nuovo amministratore delegato per le società che gestirà i quattro bar.