Banda spaccaossa, 5 assoluzioni e 33 condanne
Banda spaccaossa. Arrivano le sentenze di condanna per i 33 imputati della banda spaccaossa, l’associazione messa in piedi nel palermitano per truffare le assicurazioni. Una truffa basata su finti incidenti ma con vittime vere che venivano ferite veramente, facendosi lanciare addosso mattoni di tufo e pesi da palestra, spesso senza neppure essere anestetizzate.
Tutti gli indagati hanno fatto ricorso al rito abbreviato che prevede la riduzione di un terzo della pena in caso di condanna, ma la sentenza ha tenuto conto della crudeltà del il cinismo che sono emerse dalle intercettazioni. Le vittime erano tutte persone che vivano in uno stato di indigenza dove pur di mangiare, di dare un po’ di latte ai propri figli erano disposte a perdere un arto e a sottoporsi ad atroci sofferenze.
L’inchiesta partì nel 2018 a seguito delle morte di un tunisino, Yacoub Hadri, il 9 gennaio del 2017 in una strada di Brancaccio a Palermo, vittima, come è emerso poi dalle indagini della banda che feriva gravemente chi aveva bisogno anche di pochi soldi.
I primi arresti con il blitz “Tantalo” dell’agosto 2018 e “Tantalo bis” dell’aprile successivo.
Dopo i primi arresti tre degli indagati decisero di collaborare fornendo dettagli che hanno dato vita alla seconda inchiesta appunto la “Tantalo bis”, si tratta dell’infermiera del Civico Antonia Conte, Salvatore La Piana e Francesco Mocciaro.
Le condanne conteggiate con la riduzione di un terzo per aver scelto il rito abbreviato
I nomi e le condanne cosi come pubblicate dal GdS: Carlo Alicata è stato condannato a 6 anni; Gaetano Alicata a 3; Filippo Anceschi a 4 anni e 6 mesi; poi Salvatore Arena, 4 anni; Monia Camarda 3 anni e 8 mesi; Gioacchino Campora 7 anni e 6 mesi; Vincenzo Cataldo 3 anni e 2 mesi; Graziano D’Agostino 5 anni e 4 mesi; Salvatore Di Gregorio 2 anni e 6 mesi; Salvatore Di Liberto 6 anni; Francesco Faija 14 anni e 10 mesi; Isidoro Faija 2 anni e 6 mesi; Mario Fenech 3 anni e 4 mesi; Vittorio Filippone 2 anni e 6 mesi; Antonino Giglio 3 anni e 10 mesi; Gesuè Giglio 16 anni e 4 mesi; Francesco La Monica 7 anni e 2 mesi; Giovanna Lentini 3 anni e 4 mesi; Alfonso Macaluso 2 anni e 4 mesi; Giuseppe Mazzanares 4 anni e 10 mesi; Maria Mazzanares 2 anni; Rita Mazzanares 8 anni e 10 mesi; Mario Modica 7 anni e 10 mesi; Giovanni Napoli 3 anni; Piero Orlando 2 anni e 10 mesi; Cristian Pasca 3 anni e 10 mesi; Giuseppe Portanova 7 anni e 10 mesi; Alfredo Santoro 15 anni; Antonino Santoro 6 anni; Domenico Schillaci 4 anni e 10 mesi; Letizia Silvestri 7 anni; Maria Silvestri 3 anni e 10 mesi; Massimiliano Vultaggio 6 anni e 6 mesi.
Gli assolti sono Michele Di Lorenzo, Giuseppa Rosciglione, Antonino Saviano, Gaetano Girgenti, Salvatore Mazzanares.
Saranno risarcite la madre del giovane tunisino morto nel falso incidente e poi le compagnie assicurative Aviva, Allianz, Axa, Generali Italia, Genertel, Genialloyd, Groupama, Itas Mutua, Unipol Sai, Quixa.