Sul palazzo della Banca d’Italia di Catania è stato inaugurato il murale “Banco di Vita”, realizzato dall’artista romana Chiara Capobianco sulla facciata in cemento che si affaccia in via Luigi Sturzo. Dopo l’esibizione musicale di una banda del conservatorio di Catania il direttore della filiale di Catania, Gennaro Gigante, ha detto: “Il murale è importante per il quartiere San Berillo e l’idea di realizzarlo è nata durante la pandemia. Il murale è importante anche da un punto di vista ecologico, durante la sera si illumina con lampade a led. Io tifo per la vostra amministrazione affinchè qui a Catania si cambi tutto. Questo murale è di rottura di un confine”.
Il capo dipartimento immobili e appalti della Banca d’Italia, Ciro Vacca, ha sottolineato: “Ringrazio chi ha realizzato il murale e l’Arma dei Carabinieri. Giovani ce ne sono tanti e bravi. La fiducia è importante perchè le istituzioni la devono coltivare attraverso fatti concreti. L’educazione finanziaria per i giovani è importante e da circa tre anni l’arte noi la usiamo come strumento di comunicazione. Questo murale ha per obiettivo quello di dare ottimismo e speranza. Se si fa un lavoro di squadra il cambiamento si può fare. I cittadini di Catania devono essere custodi di questa opera”.
Il sindaco Enrico Trantino ha aggiunto: “E’ un tassello della rinascita che vogliamo dare a questa città. Questa posizione è baricentrica per il murale perchè stiamo portando avanti lavori di riqualificazione. Il valore è significativo per quel che deve fare comprendere ai cittadini. Noi ci battiamo per fare squadra e dico grazie al direttore Gennaro Gigante perchè tutti insieme possiamo arrivare alla meta. Noi le cose le vogliamo fare perchè Catania le desidera”. Monsignor Salvatore Genchi, venuto al posto dell’arcivescovo, ha puntualizzato: “Creare bellezza è l’obiettivo e nei luoghi di lavoro si va per creare comunità. E’ attraente vedere tutto questo colore e al Signore chiediamo la grazia di raccoglierci reciprocamente. Dobbiamo apprezzare la bellezza”.
Lina Scalisi, presidente dell’Accademia di Belle Arti, ha detto: “Il pensiero positivo ha portato a un’idea di Risorgimento in una città. Il direttore ha ascoltato il territorio perchè è stata proposta che mi ha visto entusiasta. L’arte è il motore della rigenerazione di un territorio e deve portare i talenti per diventare speranza e progetto collettivo. L’Accademia sarà sempre al fianco delle istituzioni della città”.
L’artista Chiara Capobianco ha precisato commossa: “Ringrazio Banca d’Italia, Accademia e Comune di Catania. Quando abbiamo appreso l’importanza abbiamo agito e abbiamo conosciuto persone eccezionali. Oggi finisce un lavoro iniziato un anno fa e siamo felici di aver lasciato un’opera per persone che ci hanno creduto. Abbiamo sentito la responsabilità nei confronti del quartiere e della città. Non so spiegare l’importanza e l’idea nasce da un gioco di parole tra banca e banco. Abbiamo messo a contatto la banca con i banchi della città in cui la cultura si crea. Spero sia un faro per i colori e per la riqualificazione della zona. Abbiamo usato pitture naturali che attraverso la fotocatalisi mangiano il CO2. Vi ringrazio della fiducia data e sono orgogliosa di essere entrata a contatto con voi”. “Un intervento di riqualificazione per il quartiere di San Berillo – ha aggiunto -, per dare speranza e fiducia ai cittadini di Catania. Sono onorata che hanno scelto me per questo intervento e mi sono pure commossa. E’ bello portare la mia arte nel mio paese perchè gli artisti tendono ad andare all’estero”.
Al termine i ragazzi del conservatorio di Catania si sono esibiti nel corso della cerimonia del taglio inaugurale del nastro del murale.
– foto xo1 Italpress –
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