ARMAO, BANCHE IN SICILIA FACCIANO DI PIU’ PER IMPRESE E FAMIGLIE
“Con la perdita del Banco di Sicilia e della Sicilcassa, le due piu’ importanti istituzioni finanziarie della Regione, un’intera classe dirigente siciliana (politica, sindacale, imprenditoriale, professionale), che fu protagonista di quella stagione, ha fallito, ma dobbiamo guardare al futuro.
“Con la perdita del Banco di Sicilia e della Sicilcassa, le due piu’ importanti istituzioni finanziarie della Regione, un’intera classe dirigente siciliana (politica, sindacale, imprenditoriale, professionale), che fu protagonista di quella stagione, ha fallito, ma dobbiamo guardare al futuro. L’acquisizione di SIREMAR e di IRFIS dimostrano che la Regione ha cambiato strategia opponendosi a chi vuol trasformare la Sicilia in un grande mercato che consuma soltanto”. Lo ha detto l’Assessore per l’Economia, Gaetano Armao, chiudendo il Convegno della FABI “Alla conquista del Sud. Il risiko bancario sulle spalle del meridione”, che si e’ tenuto oggi a Palazzo dei Normanni. “E’ vero che permangono differenziali significati nell’accesso al credito per imprese e famiglie siciliane, sopratutto nel settore delle garanzie, ma il sistema bancario siciliano deve fare di piu’, soprattutto in questo momento di crisi economica” “I tassi di interesse applicati ai comparti di attivita’ economica in Sicilia continuano a mostrare una marcata differenza rispetto alle altre aree, soprattutto nel settore industriale (6,81%), che denota rispetto al dato nazionale, una divergenza pari a 2,23%, mentre l’edilizia fa rilevare un tasso superiore dello 0,64% e i servizi dell’1,15%. Questa analisi sui servizi bancari in Sicilia redatta dall’Osservatorio regionale sul credito – ha commentato Armao – rafforza il giudizio che abbiamo espresso in questi giorni con l’avvio del Credito d’imposta in Sicilia. L’imprenditoria sana e desiderosa di rischiare ha bisogno di misure di sostegno sul versante del ricorso al credito e l’assessorato all’Economia intende fare la sua parte con interventi mirati e con l’attivita’ di controllo e vigilanza, compito che svolge periodicamente proprio l’Osservatorio regionale sul credito”. Nella Regione i tassi applicati continuano a risultare superiori al dato medio nazionale (operazioni a revoca: Sicilia 7,52% – Italia 5,31% – operazioni a scadenza: Sicilia 3,73% – Italia 3,37%). “I dati – ha spiegato Armao – evidenziano che i tassi attivi per i finanziamenti applicati al settore dell’industria (6,81%) hanno registrato un aumento piu’ consistente rispetto alle altre aree del confronto”. Altro aspetto delicato riguarda l’incidenza delle garanzie richieste che e’ aumentata in tutte le aree geografiche confrontate; in Sicilia tale aumento ha determinato un rapporto del 47,36%, tra credito accordato e garanzie richieste. “La consistenza delle garanzie – ha detto Armao – e’ sempre troppo elevata, sia rispetto alle altre regioni che al dato medio nazionale (16,45). Il sistema bancario regionale usufruisce di un importante apporto dai confidi, che in finanziaria stiamo rafforzando”. “Il sistema bancario regionale – ha concluso Armao – deve fare la sua parte. Il credito d’imposta dimostra quanto le imprese siciliane siano pronte a investire su progetti credibili, ma le banche che hanno dimostrato di sostenerle, debbono estendere questa spinta all’intero comparto produttivo ed alle famiglie, pur in un momento cosi’ difficile”. (Regione Sicilia)