Nell’ambito di complesse attività di indagine coordinate da questa Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un’ordinanza con cui il Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale ha disposto misure cautelari personali e reali nei confronti di PISTONE Paolo, classe 1961, sottoposto a indagine per il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale.
Le investigazioni, svolte dalle unità specializzate del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catania sotto la direzione di questo Ufficio, hanno riguardato la società “PAS S.r.l.”, avente ad oggetto la produzione e commercializzazione di prodotti da forno e dolci con il marchio “I dolci di nonna Vincenza”, dichiarata fallita dal Tribunale etneo nell’aprile 2022.
Nell’attuale stato del procedimento in cui non si è ancora pienamente instaurato il contraddittorio con la parte, sono stati acquisiti elementi circa il fatto che Postone Paolo, in qualità di amministratore unico della “PAS S.r.l.”, avrebbe cagionato il dissesto della società per effetto di operazioni dolose e successivamente, in prossimità del fallimento, avrebbe distratto liquidità e asset aziendali a favore di nuova realtà aziendale, la “Dulcedo S.r.l.”, formalmente distinta dalla fallita, ma in realtà riconducibile al contesto familiare del predetto imprenditore.
Inoltre, l’indagato avrebbe fatto ricorso a diversi escamotage contabili in bilancio allo scopo di occultare il reale stato di salute dell’impresa. Tale condotta, unita all’assenza di qualsivoglia iniziativa concreta per porre rimedio alla crisi aziendale in atto, avrebbe aggravato l’esposizione debitoria della società nei confronti dei creditori, quantificata in circa 6,2 milioni di euro.
Di fronte alla situazione di dissesto, PISTONE Paolo avrebbe peraltro distratto dalle casse aziendali liquidità per 419.000 euro e, al contempo, si sarebbe adoperato per proseguire le attività di produzione e commercializzazione di prodotti di pasticceria con il marchio “i dolci di Nonna Vincenza” attraverso l’affitto, a valori irrisori rispetto al volume d’affari e alla redditività, di 4 rami d’azienda a favore della “Dulcedo S.r.l.”, società di recente costituzione e amministrata dalla moglie.
All’esito delle investigazioni svolte, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania, su richiesta di questa Procura, ha dunque disposto:
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