Bambini e ragazzi: quale futuro? Un occasione di incontro, approfondimento e scambio di buone prassi per chi si occupa di infanzia e adolescenza a tutti i livelli: la politica, la ricerca universitaria, il non profit, il settore pubblico, educatori e genitori…
Un occasione, in un’epoca di grandi mutamenti del contesto di vita di bambini, adolescenti, famiglie e comunità, per tutti superare limiti operativi e ideologici e di individuare nuove opportunità e direzioni di sviluppo dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza.
Questo è “Bambini e ragazzi: quale futuro? Fra responsabilità e nuovi modelli di genitorialità per la famiglia e la comunità”, convegno nazionale in programma a Catania da giovedì 18 a sabato 20 gennaio 2018.
Lo organizza Uneba (www.uneba.it), la più longeva e rappresentativa associazione di categoria del settore educativo, sociosanitario e assistenziale in Italia, con centinaia e centinaia di associati, quasi tutti non profit di radici cattoliche. E’ in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania e la Scuola superiore di scienze dell’educazione “San Giovanni Bosco” di Firenze.
”Come sede del convegno nazionale Uneba ha scelto Catania – spiega il vicepresidente nazionale Uneba, il catanese Salvatore Caruso – quale rappresentativa di un contesto territoriale locale e regionale in cui le problematiche relative al disagio che interessano le fasce minorili sono particolarmente evidenti, a fronte di una azione politica e di governo spesso insufficienti a programmare e condividere efficaci percorsi di prevenzione, educativi e di contrasto ai fenomeni di povertà, difficoltà socio ambientali e devianza”.
L’apertura del convegno è giovedì 18 alle 15, nell’aula magna dell’Università di Catania: dopo i saluti del presidente nazionale di Uneba Franco Massi e del presidente di Uneba Sicilia Salvatore Caruso, previsti gli interventi del rettore dell’Università Francesco Basile, del presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, dell’arcivescovo di Catania Mons. Salvatore Gristina , del prefetto di Catania Silvana Riccio, del sindaco di Catania Enzo Bianco, dei docenti dell’Università Maria Caterina Paino e Santo Di Nuovo, di Alberto Villani presidente Società Italiana di Pediatria, Giuseppe Giammanco direttore generale dell’Asp di Catania, Adolfo Landi commissario straordinario dell’Oda di Catania. Bambini e ragazzi: quale futuro?
Ad aprire la serie delle relazioni sarà ”Famiglia, comunità umana: quale relazione educativa?” di Alfredo Jacopozzi, teologo, Vicedirettore della Scuola Superiore “S. Giovanni Bosco”; di ”La Buona Scuola e l’alleanza educativa/formativa tra scuola, famiglia, servizi e risorse del territorio” parlerà Rosa Bruna De Pasquale – Capo Dipartimento del MIUR; ”Il lavoro nei consultori familiari: un sostegno alla famiglia in prevenzione” la relazione di don Edoardo Algeri della Cfc; infine ”Luci ed ombre dell’applicazione in Italia della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia” con il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Sicilia Luigi Bordonaro.
Venerdì 19 sarà dedicato a 6 distinti workshop, con circa quaranta tra relatori e coordinatori, incentrati su fragilità delle famiglie, disagio minorile, integrazione sociosanitaria nei servizi per minori, inclusione sociale e occupazionale, minori non accompagnati, nuove tecnologie. Da ciascuno workshop nasceranno gruppi di lavori e reti di collaborazione in tutta Italia che continueranno il proprio lavoro anche dopo la tre giorni catanese.
Sabato 20 la sessione di chiusura del convegno, a cui interverranno il ministro del lavoro Giuliano Poletti e l’assessore alle politiche sociali della Regione Siciliana Mariella Ippolito.
Su www.uneba.org/convegno-minori-catania tutti i dettagli ed il programma completo del convegno.
Il convegno è valido per il tirocinio dei corsi di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche e in Psicologia dell’Università degli studi di Catania e della Scuola superiore di Scienze dell’Educazione ‘San Giovanni Bosco’ , ed è stato accreditato dall’Ordine Professionale Assistenti Sociali della Regione Sicilia per n. 13 crediti formativi.
”Bambini e ragazzi, quale futuro” è possibile grazie al sostegno di Softwareuno, Medicair, Accura, Cba, Unisalute e Oda Catania.
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