ROMA (ITALPRESS) – Il Cio entra a gamba tesa sulla riforma dello sport ma Vincenzo Spadafora non ci sta. Si fa sempre più pesante l’aria intorno alla legge delega da oltre un anno sul tavolo del Governo.
A Imola per i Mondiali di ciclismo, Thomas Bach non usa troppi giri di parole e ribadisce una volta di più tutte le sue preoccupazioni “in merito alla situazione e al funzionamento del Coni – le parole del numero uno dello sport mondiale – E questa preoccupazione sta crescendo.
Abbiamo scritto una lettera al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, rappresentando la seria preoccupazione perchè vediamo che con questa legge il Coni non è conforme alla Carta Olimpica”. La controreplica del ministro non è tardata ad arrivare.
“Bach sta in modo inusuale e poco istituzionale parlando di una bozza di legge che francamente stento a credere che abbia personalmente letto – risponde il ministro – Se invece davvero così fosse, indichi con chiarezza assoluta in quali punti la bozza non rispetta la Carta Olimpica, oppure eviti di trascinare il Cio in un dibattito davvero poco edificante per una istituzione così importante. Del resto se per Bach l’autonomia del Comitato Olimpico in Bielorussia non è in discussione, figuriamoci in Italia”.
Fra il Cio e il governo italiano, insomma, scende il gelo, tanto che l’unica cosa su cui Bach e Spadafora sono d’accordo è che “non ci sono le condizioni” per un confronto vis-a-vis il 15 ottobre prossimo. (ITALPRESS).
glb/red
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