Avviata l’attività di controllo. Avviata, oggi, l’attività di verifica e controllo presso le strutture socio-assistenziali del territorio, al fine di prevenire e contenere il delinearsi di possibili criticità legate all’emergenza Covid-19 presso tali residenze.
L’attività di verifica sull’intera provincia è condotta dal dr. Pino Liberti, dirigente medico infettivologo presso l’AO “Cannizzaro” in convenzione con l’Asp di Catania per l’emergenza coronavirus, e dalla dr.ssa Emilia Fisicaro, responsabile dell’UOS Rischio clinico, Qualità e Cavs.
«Abbiamo già dato, da tempo – afferma il direttore generale dell’Asp di Catania, dott. Maurizio Lanza -, direttive e linee guida a queste strutture e a chi deve vigilare in ordine alle modalità di comportamento da tenere nell’attuale difficile contesto»
Alla visita di questa mattina erano presenti il sindaco on. Avv. Giuseppe Limoli, e la dr.ssa Maria Campagna, coordinatrice delle attività sanitarie della struttura.
«Attiviamo questa ulteriore misura di sorveglianza – afferma il direttore sanitario dell’Asp di Catania, dr. Antonino Rapisarda – incaricando due professionisti di grande competenza ed esperienza. È un importante intervento di sanità territoriale che vede la significativa sinergia con le istituzioni locali per la tutela degli ospiti di queste strutture, che rappresentano una fascia molto vulnerabile della popolazione».
Dal sopralluogo è stato accertato il rispetto di tutte le norme per la prevenzione e il contenimento dei contagi, secondo le disposizioni dei Governi nazionale e regionale.
«La struttura è blindata all’esterno – spiega il sindaco Limoli – e sono vietate le visite a garanzia degli ospiti. Sono rispettate tutte le norme previste e il personale è dotato di idonei dispositivi di protezione. Ringrazio tutti gli operatori per il prezioso lavoro che stanno svolgendo con responsabilità e professionalità».
Nella struttura, nella quale sono vietati ingressi dall’esterno, non si è registrato alcun contagio. Gli ospiti (in atto 10) sono in buono stato di salute e il personale è dotato degli idonei dispositivi di protezione individuale.
La RSA di Ramacca, attivata nel 2011, è una struttura pubblica. È dotata di 20 posti letto per ospitare pazienti che, dopo un ricovero ospedaliero per una patologia “acuta” necessitano di prestazioni sanitarie e di recupero riabilitativo. Nell’agosto del 2019 dopo ampi interventi di rifunzionalizzazione che hanno consentito di migliorarne standard assistenziali e comfort alberghieri è stata restituita al servizio per la comunità.
Il servizio si integra in maniera funzionale all’interno della rete di servizi assistenziali presenti sul territorio per garantire la continuità dei percorsi di cura. Nello stesso edificio sono, peraltro, ospitati la Guardia medica, il PTE e il PPI.
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