AUTOVELOX addio, da oggi non ci fai più paura: “Non fa più multe” | Ci passi davanti come se nulla fosse

L’autovelox è uno degli strumenti più utili di controllo, ma spesso può essere ‘fastidioso’.
Gli autovelox sono dispositivi elettronici utilizzati per rilevare la velocità dei veicoli e garantire il rispetto dei limiti previsti dal Codice della Strada. Possono essere fissi, installati lungo strade e autostrade, o mobili, utilizzati dalla polizia stradale su treppiedi o veicoli. Il loro obiettivo è prevenire incidenti e migliorare la sicurezza stradale.
Gli autovelox fissi devono essere segnalati con appositi cartelli e posizionati in luoghi ben visibili. I modelli mobili, invece, possono essere utilizzati senza preavviso, ma devono comunque rispettare la normativa vigente. Le apparecchiature devono essere omologate e tarate periodicamente per garantire la precisione delle misurazioni.
Se un veicolo supera il limite di velocità, l’autovelox registra automaticamente il numero di targa e genera un verbale. La multa varia in base all’eccesso rilevato, con sanzioni più severe per superamenti significativi. È previsto un margine di tolleranza del 5%, con un minimo di 5 km/h.
Le sanzioni possono includere il pagamento di una multa, la decurtazione di punti dalla patente e, nei casi più gravi, la sospensione della licenza di guida. Le immagini e i dati registrati dall’autovelox devono essere verificati prima della notifica della multa al proprietario del veicolo.
Multe per eccesso di velocità
Quando un autovelox rileva un’infrazione, il proprietario del veicolo riceve una multa con l’indicazione della decurtazione dei punti sulla patente. Entro 60 giorni deve comunicare i dati del conducente; in caso contrario, viene applicata una sanzione aggiuntiva tra 291 e 1.166 euro. Questa opzione permette di evitare la perdita dei punti, ma comporta un esborso economico significativo.
In alcuni casi, non comunicare l’identità del conducente può risultare più conveniente, specialmente per chi rischia la sospensione della patente. Tuttavia, una recente interpretazione della Cassazione ha introdotto una terza possibilità per evitare sia la sanzione aggiuntiva sia la perdita dei punti.

La Cassazione apre a nuove possibilità
Secondo la Suprema Corte, il proprietario del veicolo può dichiarare l’impossibilità di identificare il conducente, evitando così entrambe le sanzioni. Tuttavia, la motivazione deve essere concreta e supportata da prove documentali, come testimonianze o evidenze della condivisione del mezzo.
Rispondere alla notifica della multa è comunque obbligatorio, anche se si decide di pagare o presentare ricorso. L’accettazione della giustificazione dipende dalle autorità competenti e, in caso di contestazione, dalla decisione del Giudice di Pace.