Autorità portuale, Coltraro (SD): “Inaccettabile passaggio a Catania”
“Attendo una reazione forte e incisiva da parte del sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro – peraltro esponente di un movimento, i Cinquestelle, che vanta trasparenza e inneggia alla correttezza – nei confronti di quello che appare, sin qui, uno scippo frutto di accordi fatti a tavolino, dove in gioco c’è una fonte di occupazione, ma anche il prestigio di Augusta: l’Autorità Portuale ceduta a Catania”.
Lo “scippo”
Parla senza mezzi termini, Giambattista Coltraro, capogruppo all’Ars, sulla scia di quanto venuto fuori in questi giorni, dopo le battaglie per il trasferimento della centralità di sede Autorità portuale da Augusta a Catania.
“Battaglie vane – aggiunge- Coltraro- visto che volontà supreme di Ministero, Regione e Città Metropolitana etnea, sembrerebbe, hanno ‘scassinato un forziere’ cui bastava una semplice spinta per essere aperto. E quella spinta si chiama nomina. Come quella di un professionista augustano, del PD, vicino all’assessore Bruno Marziano, che la Regione colloca come componente del Comitato della Nuova Autorità Portuale”.
“Così ‘i giochi sono fatti’, per usare un termine da roulette, visto che si è giocato, e abbiamo perso, puntando sul colore sbagliato, mentre il PD, rimasto a guardare apparentemente, manovrava fiches e giocatori. ‘Croupier’ d’eccezione, il Pd – prosegue nella sua metafora Coltraro – a pallina ferma, si vede con chiarezza tutto, perchè del Partito Democratico è il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha disposto il tarsferimento dell’Autorità; del Pd è il sindaco di Catania; vicino al Pd è il governatore Crocetta, che ha negato, per essere poi smentito dallo stesso Ministro, di aver dato il suo avallo a Delrio al passaggio di consegne”.
“Insomma – conclude il deputato di Sicilia Democratica – se qualcosa rimane da fare, si faccia. La faccia il sindaco di Augusta, la facciano i sindacati ( sin qui semplici spettatori) , la faccia Assoporto ( che in verità attende ancora l’esito del ricorso al Tar), la faccia chi sbandiera onestà a oltranza e amore per Augusta. E poi si accontenta di una nomina.”