PALERMO (ITALPRESS) – “Il testo sull’autonomia differenziata è notevolmente migliorato rispetto alla prima bozza, dopo che è stato dato più spazio al Parlamento e si è cancellato qualsiasi riferimento alla spesa storica. Al ministro Calderoli ho chiesto due cose quando ci siamo incontrati: rispetto della insularità, come stabilito nel nuovo testo dell’articolo 119 della Costituzione, e un anno di autonomia finanziaria”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, a margine della presentazione del libro de La Repubblica “L’angelo degli ultimi”, dedicato a Biagio Conte, alla Missione Speranza e Carità di Palermo.
“Apriremo una trattativa con il governo su questi due aspetti, sapendo di trovare validi interlocutori. Noi non faremo barricate, ma vogliamo solo processi di miglioramento e una burocrazia meno lenta nei processi attuativi”, ha aggiunto Schifani, che ha anche parlato del terzo mandato per i sindaci nei Comuni con meno di 15 mila abitanti. “Già nei giorni scorsi avevo scritto al presidente dell’Ars esprimendo parere contrario: ci sono forti dubbi di incostituzionalità, ci sono dei precedenti in cui la Corte costituzionale ha impugnato questi provvedimenti – ha spiegato -. Il compito del mio governo è evitare che si possa legiferare in maniera scorretta”.
“Chiediamoci cosa succederebbe se un sindaco venisse eletto con la nuova norma e poi questa venisse dichiarata incostituzionale: vedrebbe in pericolo la legittimità dei propri atti”, ha proseguito Schifani.
“L’eventuale anticipazione del voto delle comunali al 14 e 15 maggio è una valutazione di carattere puramente politico – ha poi spiegato -, non comporterebbe nessun risparmio a livello finanziario. Con le forze di maggioranza faremo una verifica per capire se è una scelta condivisa o meno”.
A proposito di Amministrative, “in questo periodo sono usciti tanti nomi sul candidato sindaco di Catania, sui quali non mi permetto di fare valutazioni – ha detto Schifani -: preferisco concentrarmi sull’esigenza di individuare una candidatura inclusiva, che concentra al centrodestra di andare unito fin dal primo turno e di vincere con margine”.
Il governatore ha poi commentato le parole del presidente del Tar Sicilia Salvatore Veneziano, che ieri aveva auspicato che Palazzo d’Orleans possa imprimere una spinta alle riforme. “L’endorsement del nuovo presidente del Tar mi carica di ulteriore responsabilità – ha spiegato -. La fiducia sua e dei siciliani mi incoraggia ad andare avanti e non lasciarmi condizionare da esigenze territoriali di piccolo respiro piuttosto che da una politica fatta di riforme migliorative”.
Poi un riferimento all’autostrada Palermo-Catania: “Alla nota inviata ieri all’Anas ha fatto immediatamente seguito la convocazione di un incontro tra i vertici dell’azienda e un dirigente della Regione per il 9 marzo – ha spiegato il governatore -. Non faremo sconti a nessuno: la Sicilia non può e non deve essere considerata avamposto di un territorio non italiano”. “Vogliamo capire se ci sono responsabilità all’interno dell’Anas per avere ridotto in questo modo l’autostrada Palermo-Catania e nel caso agire di conseguenza”, ha concluso.
– foto Agenziafotogramma.it –
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