PALERMO – Alla fine, dopo qualche passo avanti e qualcuno indietro, si va verso l’aumento dell’Irpef regionale. Quasi una sorta di cappio al collo. Lo ha detto lo stesso governatore Rosario Crocetta allargando le braccia, anche se si dice pronto a proposte alternative: ““In merito alle notizie diffuse dalla alcune agenzie di stampa secondo cui il governo avrebbe fatto marcia indietro sulla contrarietà all’aumento dell’irpef per il finanziamento del decreto di pagamento delle imprese, voglio precisare che questa notizia è totalmente infondata. Nel corso della conferenza stampa ho detto che la ragioneria generale dello Stato ha rifiutato la proposta della Regione Siciliana di riduzione dei trasferimenti dello Stato a favore della medesima e che tale ragioneria ritiene più adatta la misura dell’irpef. Il Parlamento regionale in atto non può che trovarsi di fronte a una decisione: dover scegliere tra incremento dell’irpef o pagamento alle imprese. Per quel che mi riguarda continuo a trovare insieme all’assessore all’Economia, completamente assurda la misura di implementazione irpef, per cui, il fatto che il nostro ddl permanga nei termini in cui è stato presentato non vuol dire affatto che abbiamo rinunciato alla speranza di modificarlo, tant’è che proprio mercoledì prossimo, insieme all’assessore all’Economia e al segretario regionale del PD, incontrerò il Sottosegretario Fassina, per tentare di trovare una soluzione alternativa all’aumento dell’addizionale irpef. Trovo assurdo, infatti, aumentare l’irpef in questa fase di grande difficoltà economica, in una regione a cui è stato già imposto di aumentare al massimo tale tassazione. Il ddl presentato è tecnicamente quasi obbligatorio, la permanenza di tale proposta legislativa non vuol dire, affatto, che il governo regionale la guardi con entusiasmo. Tale misura ci viene chiesta dal Governo nazionale e noi cercheremo di cambiarla fino in fondo. Valuteremo assieme a Bianchi e ai gruppi parlamentari, tutte le soluzioni possibili per evitare l’incremento dell’irpef”.
Un argomento, quello dell’aumento dell’Irpef che ha suscitato diverse polemiche, anche tra gli alleati. “Il Pd è contrario all’aumento dell’Irpef in Sicilia perchè avrebbe un effetto negativo sui consumi e quindi per l’economia e l’occupazione”. Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, che ha aggiunto: “I siciliani pagano già l’addizionale Irpef più alta d’Italia e quindi un ulteriore aumento graverebbe pesantemente sui cittadini. E’ necessario -conclude Lupo- un incontro urgente tra il governo regionale e il ministero dell’Economia per verificare se ci possono essere soluzioni alternative per il pagamento dei debiti alle imprese”.
Per Baldo Gucciardi, presidente del gruppo PD all’Ars “bisogna continuare a cercare soluzioni diverse da quelle dell’aumento dell’Irpef. Incontreremo l’assessore all’Economia Bianchi, che è una persona competente e ben conosce la realtà siciliana: insieme con lui cercheremo altre strade, per potere dare i soldi alle imprese senza gravare sulle tasche dei siciliani”.
Contrari al provvedimento anche i Cinque Stelle: “Un aumento scellerato e da evitare ad ogni costo”. Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars a spada tratta contro il governatore Crocetta, che ha appena operato l’ennesima inversione di rotta rispetto a quanto annunciato in precedenza, comunicando l’inevitabilità del ritocco dell’addizionale Irpef.
“Ancora una volta, come in occasione del Muos – affermano i deputati – Crocetta smentisce se stesso, prendendo sempre decisioni che marciano in direzione opposta agli interessi dei siciliani. Aumentare l’addizionale Irpef è una scelta scellerata di cui non possono fare le spese, come sempre, i cittadini che pagano le tasse. Si pensi, piuttosto, ad una rimodulazione dell’aliquota , diminuendola ai redditi più bassi ed aumentandola ai redditi più alti”.
“Se si vogliono trovare risorse -continuano i deputati – si cominci a guardare all’enorme mole di denaro che annualmente viene assorbita per pagare i premi di produttività dei dirigenti regionali di una Regione che è tutto fuorché produttiva, o agli investimenti a pioggia per operazioni come i cantieri di servizio e cantieri scuola che nascondono solo grosse operazioni clientelari”.
Contrarie anche le opposizioni. “Siamo disponibili a sostenere le imprese ma non vogliamo che il peso gravi esclusivamente sui cittadini – lo dice il vicecapogruppo del Pdl, Marco Falcone – dopo l’annuncio della decisione di Crocetta che aumenterebbe l’addizionale Irpef. Vogliamo, quindi, conoscere quali possano essere i correttivi che il governo vuole attivare al fine di avviare una manovra che non sia di lacrime e sangue per i siciliani” conclude Falcone “Il Pdl farà la sua parte a favore dei cittadini”. Così anche il capogruppo del Pdl, Nino D’Asero: “Il passo dell’elefante, due avanti uno indietro, del presidente Crocetta ha finito per arrestarsi nel luogo più scellerato, che si doveva evitare ad ogni costo, nella casella dell’aumento dell’irpef. Non possono pagare sempre i cittadini, i contribuenti siciliani e le imprese. E non possono pagare sempre i soliti anche a prescindere dal reddito familiare” conclude D’Asero, il quale annuncia “ogni forma possibile di lotta in sede istituzionale”.
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