Augusta: Sequestrati dalla Guardia di Finanza 20Kg di “bionde” e denunciata una persona
I finanzieri di Augusta, nel corso di indagini d’iniziativa orientate alla repressione del commercio di Tabacchi Lavorati Esteri, hanno eseguito la perquisizione dell’abitazione di un cittadino megare…
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di redazione
I finanzieri di Augusta, nel corso di indagini d’iniziativa orientate alla repressione del commercio di Tabacchi Lavorati Esteri, hanno eseguito la perquisizione dell’abitazione di un cittadino megarese in Contrada Scardina, rinvenendo oltre 20 chilogrammi di sigarette di contrabbando, pronte ad essere immesse sul territorio.
Le attività di ricerca eseguite hanno permesso di scovare, all’interno della camera da letto dell’abitazione, più di un centinaio di stecche di sigarette recanti i loghi Marlboro, Ms, Walton Royal Band, LM, Assos, etc., ben occultate all’interno di grandi sacchi di plastica. Le Fiamme Gialle, a seguito dell’intervento repressivo, hanno proceduto al sequestro dei tabacchi, oltre a denunziare a piede libero, per la detenzione ai fini della commercializzazione, il cittadino megarese. Sono, in ogni caso, in corso puntuali indagini volte ad accertare i canali di approvvigionamento.
Nel corso dell’anno sono stati sequestrati circa 30 kg. di “bionde” e denunziate 7 persone. “L’attuale periodo di crisi” – commenta il Comandante Provinciale -” rischia di far ritornare in auge, nel nostro territorio, fenomeni illeciti, tra i quali quello del contrabbando di “Bionde”, che ormai da tempo non si registravano più in maniera significativa. Sebbene la tipologia merceologica sequestrata ed i quantitativi rinvenuti facciano presupporre diversi canali di approvvigionamento e, verosimilmente, lascino presupporre una gestione parcellizzata del fenomeno, tuttavia non può escludersi che traffici della specie possano far gola alle organizzazioni criminali locali, quale fonte di ulteriore business tendente all’implementazione dei guadagni illeciti da investire, nel tempo, per minare il tessuto economico del territorio o, peggio ancora, per finanziare altre attività criminali.
Non si tratta, infatti, in casi come questi, di “paccottiglie” derivanti da possibili sottrazioni di provviste di bordo di navi temporaneamente attraccate nei porti della provincia, peraltro continuamente sottoposte a controllo dai finanzieri aretusei, ma di beni verosimilmente provenienti da altre zone, allo stato non individuate, con lo specifico intento di reintrodurre traffici illeciti ormai da tempo desueti ma che, in passato, hanno rappresentato una parte cospicua del mercato illegale “parallelo” di sigarette.
Oltre che per tutelare gli interessi erariali e, conseguentemente, la particolare categoria degli esercenti preposti alla vendita del particolare prodotto, l’attività delle Fiamme Gialle aretusee è rivolta anche ad impedire che le sigarette di contrabbando possano nuocere alla salute dei consumatori, per quanto consapevolmente correi del fenomeno illecito in questione, atteso che, nei casi di specie, non può esserne determinata la bontà della produzione e delle fonti di approvvigionamento.”