Attentato in Afghanistan, i due siciliani non sono in pericolo di vita
Non sono in pericolo di vita i due siciliani colpiti ieri durante un attentato a un blindato Vtlm Lince del contingente italiano in Afghanistan. Sono stati colpiti da schegge in varie parti del corpo, uno dei due ha riportato ferite al volto, l’altro solo delle contusioni. I due giovani bersaglieri – il caporal maggiore scelto Marco Millocca, 34 anni, di Trapani, e il primo caporal maggiore Vincenzo Fontana, 25, di Villabate (Palermo), entrambi in servizio presso il 6/o reggimento di Trapani – sono stati subito soccorsi e trasportati all’ospedale militare da campo di Farah, poi in quello italiano di Herat. “Loro stessi hanno potuto rassicurare i familiari e, “per quanto scossi e provati, sono comunque in buona salute”, assicura il ministro della Difesa, Mario Mauro, che ci ha parlato al telefono.
Il ministro ha spiegato alla trasmissione Mattino Cinque, che a compiere l’attentato è stato “un autista suicida che ha diretto la propria auto contro i nostri veicoli. C’é stata una forte esplosione, ma il blindato Lince – ha spiegato il ministro – ha dato buona prova di sé, come in altre circostanze, perché i due bersaglieri siciliani coinvolti sono comunque in buone condizioni di salute” ed hanno riportato solo ferite e contusioni non gravi, “con delle conseguenze sul piano dell’udito”.