Attentato Brindisi: assassino di Melissa Bassi un bastardo
Una bomba è esplosa di fronte all’Istituto superiore per il turismo di Brindisi provocando la morte di una ragazza e ferendo altre cinque studentesse che stavano entrando a scuola.
Strage a Brindisi, dove una bomba è esplosa di fronte all’Istituto superiore per il turismo provocando la morte di una ragazza, Melissa Bassi di 16 anni e ferendo altre cinque studentesse che stavano entrando a scuola. Una giovane è stata operata ed è gravissima. A provocare l’esplosione tre bombole di gpl collegate con un innesco e posizionate in un cassonetto per la raccolta differenziata. Il procuratore di Brindisi dopo aver detto ieri: “Forse non c’è la mafia dietro l’attentato“, oggi ha fatto diramare l’identikit del killer di Melissa che avrebbe agito con un gesto “isolato ed individuale” ma che farebbe propendere ad un’organizzazione “stragista” alle spalle: è caccia all’assassino.
Chiunque sia stato, la Mafia, un folle o un terrorista, solo un bastardo può compiere un gesto così vile, colpendo l’anima di una nazione, i giovani.
Nella notte sono stati interrogati due uomini, dopo che gli investigatori sono rusciti a recuperare un video nel quale si vedrebbe un uomo depositare la bomba all’nterno del cassonetto nei pressi dell’ingresso della scuola.
La gioranata di ieri minuto per minuto:
23:22 Indagini, elementi utili da videocamere
Ci sarebbe una telecamera che potrebbe aver ripreso qualche elemento molto utile per capire chi ha messo la bomba. In particolare, gli investigatori, dopo aver visionato centinaia di immagini, sarebbero interessati a quanto ripreso da una videocamera posizionata nei pressi di un’attività commerciale non troppo distante dal punto in cui è esplosa la bomba.
23:02 Perquisizioni in rivendite bombole gas
Una serie di perquisizioni sono scattate a Brindisi e in provincia dopo l’attentato. Le perquisizioni non riguarderebbero soltanto persone legate alla criminalità ma anche altri soggetti. Inoltre ci sarebbero anche verifiche sui rivenditori di bombole di gas, per capire se qualcuno ha venduto nei giorni scorsi le bombole utilizzate per confezionare l’ordigno esploso davanti alla scuola.
21:01 Napolitano: “Significativa la risposta del Paese”
“Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha avuto, tra i tanti contatti della giornata, una telefonata con il sindaco di Brindisi, Cosimo Consales, per esprimergli direttamente i sentimenti di solidale partecipazione al dolore per il tragico bilancio del barbaro attentato”. E’ quanto si legge in una nota della Presidenza della Repubblica. “Il Capo dello Stato – prosegue la nota – ha considerato significativa la forte e spontanea mobilitazione della città più colpita e la reazione combattiva e determinata manifestatasi prontamente in tante realtà del Paese alla violenza e alla minaccia di qualsiasi matrice”.
20:18 Monti: “Atto senza precedenti”
Il presidente del Consiglio, Mario Monti, dagli Usa ha espresso “cordoglio e sdegno per il gravissimo fatto criminale di Brindisi”. E ha proseguito rivolgendo “il pensiero, l’affetto e la partecipazione ai familiari di Melissa; un augurio a Veronica e alla sorella di una pronta ripresa, come a tutte le vittime di un atto senza precedenti in termini di inciviltà”.
19:54 Scola: “In Italia non prevalga la violenza”
“Questo grave fatto non raffreddi, anzi fortifichi, la solidarietà tra di noi e nel Paese”. Lo ha detto l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, parlando dell’attentato di Brindisi. “Affidiamo la giovane vita stroncata al Signore, preghiamo per le persone ferite, perché possano recuperarsi il più presto possibile – ha detto il cardinale -. Siamo vicini al dolore di tutti i loro cari, della scuola, della città per questo atto esecrabile che ci indigna profondamente”. Poi l’appello affinche’ tutti si impegnino “perché si affermi il bene e il positivo e perché non prevalga la violenza”.
18:54 Grasso: “Aperte tutte le ipotesi”
Sull’attentato di Brindisi “sono aperte tutte le ipotesi investigative”, ha detto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso sottolineando che “qualunque sia la matrice dell’attentato, si tratta di un atto terroristico nel senso che è diretto a colpire persone innocenti e in maniera indiscriminata”.
18:50 Cancellieri a Brindisi: “La mia è una visita di solidarietà”
“La mia visita è di solidarietà e di partecipazione. Sono venuta per motivi esclusivamente umani”. Sono queste le parole del ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, giunta da poco a Brindisi dove si è recata in primo luogo in ospedale. Qui il ministro vuole incontrare i parenti delle ragazze ricoverate.
18:48 Monti: “Il Paese resti unito contro la criminalità”
“Il governo intende avere la più grande fermezza e determinazione contro ogni tipo di criminalità e opera perché il Paese sia più che mai unito in questi momenti”. Lo ha affermato Mario Monti parlando, a Camp David, dell’attentato di Brindisi.
18:02 Il papà di Selena: “Ha visto le amiche sanguinanti”
“Selena ha sentito un boato ed è caduta per terra. Poi ha visto le sue amiche sanguinanti, ma non poteva alzarsi per soccorrerle”. Lo racconta il padre di Selena, Vito Greco, fuori dalla sala d’attesa del reparto di chirurgia plastica dell’ospedale Perrino di Brindisi. Ai familiari questa mattina era stato riferito di recarsi in ospedale perché il bus che aveva condotto da Mesagne a scuola le ragazze aveva avuto un incidente. Ma Selena aveva già contattato i suoi, non riuscendo a parlare con loro. “Mia figlia – aggiunge il padre – ha ustioni di secondo e terzo grado sul viso e in settimana si deciderà come operarla. Selena ha ancora il boato nelle orecchie. Poi non ha capito più nulla”.
17:40 Tre giorni di lutto cittadino
Tre giorni di lutto cittadino sono stati proclamati dalla giunta comunale di Brindisi per domani, lunedì e per il giorno dei funerali a Mesagne di Melissa Bassi. In occasione della cerimonia funebre le scuole cittadine resteranno chiuse per consentire la partecipazione dei giovani all’ultimo saluto. La giunta, si legge anche nella delibera, chiama a raccolta l’intera città affinché “testimoni simbolicamente il disprezzo verso cotanta indegnità attraverso l’esposizione di un fiore ad una finestra della propria casa”.
16:59 L’amica di Melissa: “Non voglio più andare a scuola”
“Ho visto la morte in faccia, non voglio più andare a scuola”. Selena, 16 anni, di Mesagne, era la migliore amica di Melissa Bassi, la 16/enne morta nell’esplosione, e non sa ancora che la sua compagna del cuore non c’è più. Selena è ricoverata al secondo piano dell’ospedale Perrino di Brindisi ed è semisedata.
16:43 Procuratore: “Nessuna rivendicazione”
“Troppe coincidenze potrebbero essere solo tali. Bisogna comunque chiedersi a chi interessa e chi se ne avvantaggia. In genere gli atti terroristici vengono rivendicati, qui rivendicazioni non ce ne sono”. Lo ha detto il procuratore della direzione distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta, al termine del vertice con gli inquirenti. Motta ha aggiunto che l’ipotesi di terrorismo internazionale, invece, “non è realistica”.
16:25 Una ragazza ferita: “Noi che c’entriamo?”
“E noi che cosa c’entriamo?”: è la domanda che una delle ragazze ferite ha fatto parlando col direttore sanitario della Asl di Brindisi, Graziella Di Bella, delle possibili ipotesi sui responsabili dell’attentato. Lo ha detto la stessa Di Bella, la quale ha spiegato che le ragazze ferite non sanno ancora che la loro compagna Melissa Bassi è morta.
16:24 Il Procuratore di Lecce: “Potrebbe non essere mafia”
“Potrebbe non essere un’organizzazione mafiosa” ad aver compiuto l’attentato. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, al termine della riunione in Prefettura. “In un momento in cui le organizzazioni mafiose locali sono alla ricerca di un consenso sociale – ha spiegato il magistrato – sarebbe un atto in controtendenza perché questo atto sicuramente aliena ogni simpatia nei confronti di chi lo ha commesso”.
15:46 Operate altre due ragazze
Il direttore sanitario dell’Asl di Brindisi, Graziella Di Bella, ha informato che un’altra delle pazienti ricoverate è stata sottoposta a un intervento chirurgico da parte degli ortopedici e dei chirurghi plastici “in quanto presenta ustioni, perdita di sostanza e fratture”. Le sue condizioni “sono gravi ma stabili”. Un’altra paziente è attualmente in sala operatoria “in quanto sottoposta ad intervento di toilette chirurgica per ferite profonde agli arti inferiori”.
15:21 Concluso l’intervento sulla ferita più grave
L’intervento chirurgico sulla ragazzina in prognosi riservata ricoverata in Rianimazione “si è concluso. Sono intervenuti i chirurghi generale, toracico, plastico e ortopedico. Parametri vitali stabili. La paziente con prevalenza del trauma toracico sta per essere trasferita presso la rianimazione del presidio ospedaliero di Lecce per la competenza chirurgica di cui sopra”. Lo scrive in un aggiornamento medico il direttore sanitario Asl di Brindisi, Graziella Di Bella.
14:37 Manganelli: “Volevano una strage”
“Ci sono congegni elettrici compatibili con l’innesco, ma che l’innesco sia a orologeria o a distanza cambia poco anche sul piano interpretativo della vicenda”. Per il capo della polizia, Antonio Manganelli, far esplodere un ordigno “alle otto meno un quarto davanti a una scuola dove si entra alle otto e dove quindi stanno per arrivare gli studenti mi sembra che non soltanto non escluda ma metta nel conto che si possa fare una strage”.
14:07 Monti dispone bandiere a mezz’asta
Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, ha disposto l’esposizione delle bandiere a mezz’asta per oggi e per i prossimi tre giorni e ha espresso telefonicamente al sindaco di Brindisi, Cosimo Consales, e al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, solidarietà e cordoglio con la preghiera di trasmettere tali sentimenti ai giovani e alle famiglie colpiti.
13:50 Trovati i resti di un timer
I resti di un timer, e non di un telecomando, sono stati trovati dagli investigatori nei pressi della scuola “Morvillo Falcone” davanti al cui ingresso è stato compiuto l’attentato.
13:45 Tre delle ragazze ferite sono in prognosi riservata
Il direttore sanitario della Asl di Brindisi, Graziella Di Bella, ha diramato il bollettino medico relativo ai feriti ricoverati presso l’ospedale Perrino. “Due pazienti sono ricoverate in chirurgia plastica, di cui una con ferite profonde agli arti inferiori da avviare in sala operatoria e un’altra paziente con ustioni sul 20% del corpo di primo e secondo grado. Due pazienti sono ricoverate nel centro ustioni in prognosi riservata, di cui una attualmente in sala operatoria e un’altra con il 40% di ustioni di cui il 30% di terzo grado, in condizioni stazionarie. Una paziente è ricoverata nel reparto di rianimazione in prognosi riservata, in sala operatoria con lesioni da scoppio a prevalenza toracica. Due pazienti sono stati dimessi dal pronto soccorso per otalgia da scoppio. Altri tre sono stati dimessi con reazione ansiosa ad avvenimento”.
13:32 Il capo della polizia: “Non daremo loro tregua”
“Non daremo loro tregua. Li prenderemo e si pentiranno di questa nefandezza”. Lo dice il capo della polizia, Antonio Manganelli, commentando l’attentato a Brindisi.
13:26 Spostato il cassonetto usato per contenere l’ordigno
Il cassonetto dove è stato sistemato l’ordigno non doveva essere lì. Solitamente era sistemato a una cinquantina di metri dalla scuola, ma evidentemente è stato spostato per posizionarlo nella zona dove gli studenti aspettano prima di entrare nell’istituto, ed è stato fatto esplodere proprio all’ingresso delle ragazze.
13:19 L’arcivescovo agli autori: “Costituitevi”
“A voi, autori di questo grave atto, chiedo di pentirvi e di costituirvi. Questo attentato non può restare impunito, ma anche voi riprendetevi dignità umana e sociale”. Sono parole dell’arcivescovo di Brindisi e Ostuni, monsignor Rocco Talucci.
13:12 Secondo intervento chirurgico per la studentessa più grave
E’ stata sottoposta a un secondo intervento la studentessa che lotta fra la vita e la morte all’ospedale “Perrino” di Brindisi. E’ gia’ stato eseguito un intervento di chirurgia toracica, ora è all’opera un’équipe ortopedica. La ragazza è di Mesagne come la vittima ed entrambe erano appena scese dall’autobus quando sono state investite dall’esplosione. Oltre alla 15enne altre due studentesse risultano in prognosi riservata e una delle due è in condizioni serie. Sono ferite anche ulteriori due studentesse che necessitano di interventi di chirurgia plastica ma non sono considerate gravi. Una delle due ragazze ferite in modo non grave è la sorella di quella a cui i medici stanno cercando di salvare la vita. All’ospedale si sono presentati anche studentesse e cittadini in stato di agitazione e ansia o con problemi alle orecchie a seguito della deflagrazione.
12:52 Stasera manifestazione in piazza
Per iniziativa del Comune e della Provincia di Brindisi, alle 18 in Piazza Vittoria si terrà una manifestazione contro l’attentato. “Dobbiamo testimoniare – ha detto il sindaco, Mimmo Consales – che questa è una città sana, democratica, che nulla ha a che fare con la criminalità organizzata e il terrorismo. Non è ancora chiara la matrice dell’attentato. Ora bisogna solo pensare alla salute di questi ragazzi e pregare per loro. Noi non ci piegheremo di fronte a nessun atto criminale”.
12:27 Smentita la morte della seconda studentessa
La direzione sanitaria dell’ospedale Perrino di Brindisi ha smentito la notizia morte della seconda studentessa: operata, è in condizioni gravi ma stabili.
12:20 Il ministro Cancellieri: “Prudenza nelle ipotesi”
“Non sono in grado di dire quale sia il filone che abbia condotto questo atto criminale e non posso vedere un collegamento con il ventennale della strage di Capaci, ma serve un’analisi più accurata”. Così il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, commenta a Tgcom24 l’attentato di Brindisi. “Pista mafiosa? Qualsiasi ipotesi – continua – sarebbe prematura. Sul posto abbiamo le migliori risorse disponibili e vediamo cosa emergerà”.
11:53 Tre le bombole di gas utilizzate
Sono tre, secondo i primi accertamenti degli investigatori, le bombole di gas utilizzate nell’attentato, che ha causato la morte di una studentessa e il ferimento di altre dieci persone, otto delle quali studenti.
11:31 Usato un telecomando per innescare l’esplosione
Secondo i primi rilievi, per far esplodere le bombole del gas è stato utilizzato un telecomando: chi l’ha azionato ha atteso che gli studenti si avvicinassero prima di innescare la detonazione.
11:15 La scuola aveva vinto il concorso sulla legalità
La scuola Morvillo Falcone aveva vinto il primo premio della prima edizione del concorso sulla legalità. Lo ricorda il portale studentesco Universinet.it che chiede con forza “una immediata reazione dello Stato contro la barbarie terroristica di stampo mafioso che ha colpito un istituto da sempre impegnato in prima linea per promuovere la cultura della legalità contro tutte le mafie”.
11:12 Il preside: “Volevano uccidere”
“E’ stato fatto per uccidere: a quell’ora le ragazze entravano, proprio a quell’ora. Fosse accaduto alle 7,30 non ci sarebbe stata nessuna conseguenza”. Lo dice Angelo Rampino, il preside dell’Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi dove è avvenuta l’esplosione.
10:40 La vittima è una 16enne
La ragazza deceduta, che aveva 16 anni, si chiamava Melissa Bassi ed era originaria di Mesagne. Inizialmente si era parlato di due ordigni nascosti in un cassonetto della raccolta differenziata per la carta posto nelle immediate vicinanze dell’ingresso dell’Istituto femminile Morvillo Falcone. In realtà le bombole sarebbero state poste su un muretto della scuola. Le esplosioni sono avvenute poco prima delle otto scatenando il panico tra i ragazzi che stavano entrando. La scuola è stata evacuata a circondata dalle forze dell’ordine.
10:35 L’apprensione di Napolitano
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, informato dei fatti di Brindisi, “sta seguendo gli sviluppi delle indagini con apprensione e partecipe vicinanza ai familiari della vittima, ai feriti e all’intera collettività brindisina”. Lo comunica il Quirinale in una nota. Il ministro dell’Interno Annamaria sta seguendo la vicenda in contatto con il prefetto e lunedì sarà a Brindisi per un vertice con polizia e magistrati.
10:20 Operata una ragazza, è gravissima
E’ in sala operatoria una ragazza di 16 anni, che come la sua amica e coetanea morta, era tra le persone più vicine all’ordigno esploso. Le sue condizioni sono gravissime, con traumi toraco-addominali e ustioni su gran parte del corpo. Degli altri cinque feriti, due soli hanno ferite di lieve entità e se la caveranno – pare – con poco. Gli altri tre – a quanto si apprende – avrebbero riportato ustioni del 40%, e uno di loro avrebbe subito fratture e gravissimi danni agli arti inferiori.
10:12 Si pensa alla pista mafiosa
I dati in possesso degli investigatori, secondo quanto riferito da fonti qualificate, farebbero al momento propendere per la pista mafiosa su altre ipotesi al vaglio degli inquirenti. A Mesagne, la notte tra il 4 e 5 maggio era stata danneggiata da una bomba la macchina del presidente dell’associazione antiracket della cittadina in provincia di Brindisi. Il 9 era stata effettuata un’operazione della Polizia, sempre a Mesagne, che ha smantellato un’organizzazione mafiosa legata alla Sacra Corona Unita. L’operazione, denominata ‘Die Hard’, portò all’arresto di 16 persone per associazione mafiosa, estorsione e droga.