Ato 2: furto di documenti e PC nella sede di Monreale

Computer e documenti sarebbero stati asportati dalla sede dell’Ato 2 a Monreale presso l’ex Cres. Mentre il cancello d’ingresso non presenta segni di effrazione, all’interno ci sono chiari segni di devastazione. Poiché i dipendenti erano stati licenziati, la sede era vuota da qualche giorno e quindi non è possibile stabilire la data esatta dell’incursione. Gli inquirenti non hanno espresso valutazioni sulle finalità dell’episodio, ma non si può non rilevare che questo furto potrebbe essere in relazione con i controlli annunciati dall’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto per accertare le responsabilità amministrative che hanno portato al fallimento della società che gestiva la raccolta dei rifiuti in 17 Comuni, con conseguente licenziamento per 276 dipendenti fra operai e amministrativi. Secondo la Contrafatto “Il fallimento dell’Ato Palermo 2 è, evidentemente, il frutto di una discutibile amministrazione della società. A pagarne le conseguenze, oggi, sono in primo luogo i cittadini, che vedono lievitare la tariffa sui rifiuti, ma anche gli operatori che hanno perso il posto di lavoro”.

Il problema adesso è di trovare una soluzione alternativa per ripristinare il servizio di raccolta, che preveda il trasferimento del personale ad una nuova società in grado di prendere in affitto un ramo della società fallita, garantendo posti di lavoro e servizio. Le problematiche derivano però dal fatto che non è possibile pensare ad una gestione economicamente sana del servizio, con un personale che viene ritenuto in eccesso a causa delle assunzioni clientelari e non necessarie effettuate dall’ATO 2. Il furto di documenti sembrerebbe confermare che c’era il fondato timore che un esame degli atti amministrativi della società fallita, avrebbe portato a precise contestazioni nei confronti degli amministratori; fino a questo momento, però, il collegamento logico non è suffragato da prove.