“Tra le altre due ho sempre ritenuto fossero le vertenze cui mettere fine in questa legislatura facendo capo all’Assessorato della Famiglia delle Politiche sociali e del Lavoro: Il sistema Ipab e la stabilizzazione del personale Asu, sulla prima siamo ancora al palo ancorché da me più volte sollecitata ed oggetto di diverse iniziative legislative, sulla seconda Il governo regionale ha accolto la mia richiesta avanzata nella precedente legge finanziaria dando finalmente via libera al piano regionale per la stabilizzazione dei 5 mila precari ASU rimasti alla Regione. Un grande risultato raggiunto per questa categoria di precari impegnati da oltre dieci anni in attività socialmente utili presso enti pubblici e rimasti esclusi da ogni concorso e piano di stabilizzazione.”
Sono le parole dell’On. Carmelo Pullara Presidente e segretario politico organizzativo di “ONDA”.
“Il governo regionale – prosegue il deputato – ha fatto inserire in finanziaria l’articolo che prevede la stabilizzazione dei 5 mila precari ASU applicando una norma statale che concede agli enti che oggi utilizzano gli Asu di stabilizzarli utilizzando gli stessi fondi che attualmente ricevono dalla regione. Viene accolto così quanto da me richiesto nella scorsa finanziaria. Ho sempre seguito e attenzionato la problematica degli ASU. Infatti nella scorsa finanziaria avevo presentato un emendamento finalizzato alla loro stabilizzazione ma le risorse economiche non erano immediatamente disponibili tenuto conto dell’impegno gravoso conseguente al coronavirus per sostenere famiglie e tessuto produttivo. Successivamente ho ottenuto l’impegno pubblico in aula da parte dell’assessore Scavone a procedere alla stabilizzazione degli Asu ultima categoria di precari ancora in attesa”.
“Finalmente oggi l’Assessore regionale alla famiglia ha fatto inserire in finanziaria l’articolo che prevede la loro stabilizzazione. La norma in questione – aggiunge Pullara – prevede che le stabilizzazioni possano avvenire anche con contratti a tempo parziale e come lavoratori soprannumerari rispetto alla dotazione organica e al fabbisogno di personale. Si può dunque derogare a tutti i paletti che finora hanno tenuto bloccato le assunzioni alla Regione, nei Comuni, negli ospedali e in qualunque ente pubblico. Inoltre per una buona fetta di quanti non potranno beneficiare dell’assunzione definitiva è previsto il prepensionamento potendo andare in pensione anche a 65 anni e la Regione verserà fino al compimento dei 70 anni una integrazione all’assegno dell’INPS”.
“Speriamo che l’Ars – conclude Pullara – approvi questa norma consegnando serenità ai 5 mila precari Asu che da anni attendono la stabilizzazione e finalmente possano guardare al futuro con più certezza”.
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