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di redazione
“I lavoratori dell’Ast attendono ancora la quattordicesima e il pagamento dello stipendio di luglio, non possono più tollerare questa incertezza, organizzeremo presto un sit-in insieme ai creditori dell’Ast, davanti alla sede dell’assessorato all’Economia. L’assessore Armao ha infatti ribadito che non ci sono fondi per l’azienda, che attende ormai circa 30 milioni dalla Regione”. Ad affermarlo è Amedeo Benigno, segretario Fit Cisl Sicilia. Ma l’Ast non ha più nemmeno un euro in cassa e la Regione -comunicano dai vertici- tarda ad erogare crediti e stanziamenti ordinari. Due giorni ancora e poi non ci saranno nemmeno i soldi per il carburante degli autobus. Altri mezzi sono fermi da mesi in attesa di manutenzione. Una situazione economica davvero critica e che rischia di precipitare. Il presidente dell’Ast Emanuele Nicolosi ha di fatto messo in mora la Regione, chiedendo di versare nelle casse crediti per 55 milioni di euro. E poi ci sono gli 11 milioni di euro per il trasporto urbano che Comuni e Regione devono versare. Insomma si rischia lo stop dei bus, un’eventualità che Nicolosi ha prospettato in una lettera inviata a sindaci e prefetti dell’Isola. A rischio c’è il futuro dell’azienda siciliana trasporti. Dei privati sembrano interessati a rilevare alcuni servizi. Il caso AST sta per finire all’ARS. Mentre i dipendenti dell’azienda organizzeranno un sit-in per chiedere garanzie ai vertici della politica siciliana.
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