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di redazione
Il giudice monocratico, Ferdinando Sestito, ha assolto l’ex ministro Saverio Romano dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, secondo l’articolo 530, comma secondo.
Per intendersi, la vecchia formula dell’ “insufficienza di prove che prevede l’assoluzione nel caso in cui manchi, sia contraddittoria o sia insufficiente, la prova della colpevolezza.
Sul parlamentare del Pid ed ex ministro pesava una richiesta di condanna a otto anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo i pm Romano sarebbe stato “pienamente intraneo a Cosa nostra” tanto da manifestare una “sostanziale, riconosciuta vicinanza disponibilità nei confronti delle famiglie mafiose di Villabate e Belmonte Mezzagno” con le quali avrebbe stretto un vero e proprio “patto politico-elettorale mafioso”.
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