ROMA (ITALPRESS) – Assogenerici cambia nome, diventa Egualia e avvia una nuova fase nel segno del rafforzamento dei valori che la contraddistingue. La nuova identità dell’associazione è stata presentata nel corso della sua assemblea pubblica.
“Oggi è una giornata storica”, ha affermato Enrique Hausermann, presidente della associazione italiana delle industrie produttrici di medicinali equivalenti, bosimilari e Value Added Medicines. “Da oggi – ha spiegato – la nostra associazione decide di cambiare pelle, valorizzando la missione che perseguiamo da sempre, la salute di ogni cittadino quale condizione essenziale per garantire una comunità felice e per assicurare progresso e futuro al Paese”.
Per Hausermann “dobbiamo costruire catene di approvvigionamento resilienti, offrire strumenti di sviluppo sostenibile alle imprese farmaceutiche, ripensare la struttura della distribuzione farmaceutica, correggere alcuni effetti negativi della globalizzazione della produzione, trovare soluzioni ai rischi legati alla mancanza di prodotti in caso di crisi, ideare nuovi modelli di approvvigionamento pubblico”.
È necessario, quindi, avviare “una nuova politica industriale capace di garantire sostenibilità del comparto farmaceutico nel lungo periodo, con l’obiettivo di riportare l’Europa alla sua posizione di leader mondiale nella produzione sia di farmaci che di principi attivi. Siamo convinti – ha aggiunto – che i progetti presentati dalle nostre aziende – per un totale di 250 milioni di investimenti in 26 mesi – potranno rientrare a pieno titolo tra quelli contemplati dal piano nazionale di rilancio che vede tra i propri obiettivi la creazione di un Paese più verde e sostenibile, la gestione integrata del ciclo delle acque e in rafforzamento della sicurezza e resilienza del Paese a fronte di calamità naturali, cambiamenti climatici e crisi epidemiche. Il nostro Servizio Sanitario nazionale aspetta investimenti da così tanti anni che non possiamo permetterci di perdere un solo euro, sarebbe un peccato mortale. Dobbiamo usare anche i finanziamenti previsti dal Mes, non c’è un solo buon motivo per non farlo”.
Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, “abbiamo un asset strategico del Paese attorno alle politiche di produzione del farmaco, alla nostra capacità produttiva, di ricerca, di innovazione sul terreno della farmaceutica. È un asset fondamentale su cui il governo ha intenzione di investire con coraggio”.
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