Assoesercenti: troppo caldo, spostare in avanti l’inizio dei saldi
“È necessario in futuro – sostiene la coordinatrice di Assomoda Assoesercenti Cristiana Anfuso – valutare l’ipotesi di posticipare i saldi verso una reale fine stagione. Inoltre bisogna rivedere le norme che stabiliscono le vendite in questa fase. Nei giorni che precedono i saldi la clientela chiede sconti, altrimenti, in caso contrario, lascia la merce in cassa, vuole il 40 o il 50 per cento, questo perché non c’è una reale disciplina del settore. In realtà sia a gennaio (per i saldi invernali) che a luglio (per la stagione estiva), gli sconti dovrebbero partire l’ultimo giorno del mese, ma non adesso, in piena stagione”.
“I saldi – dichiara il presidente di Assoesercenti Sicilia Salvo Politino – iniziano in un periodo in cui la stagione invernale è appena iniziata e, se svolti nel giusto periodo, rappresenterebbero un’occasione di grande interesse economico, sia per gli operatori commerciali che per i consumatori. Le piccole e medie imprese del commercio non hanno beneficiato di condizioni climatiche favorevoli, con temperature estive durante quasi tutta la stagione autunnale, per vendere le merci a prezzo pieno, registrando quindi un calo delle vendite di oltre il 40%. A causa di ciò si vedono costrette a svendere a saldo per seguire l’onda dettata dalla grande distribuzione e dal commercio on line. Per questo, come Assoesercenti, auspichiamo per il futuro che la data di inizio degli sconti si avvicini di più a quella della vera fine della stagione”. Secondo Assoesercenti i saldi invernali in Italia rappresentano un volume d’affari di quasi 5 miliardi di euro. Le famiglie spenderanno in media circa 130 euro a persona. I capi di abbigliamento (94,4%) e le calzature (85,1%) sono i prodotti più ricercati da quanti si dicono intenzionati a fare acquisti durante i prossimi saldi invernali.